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L’editoriale di Vittorio Feltri “Cari partiti, buona morte a tutti” pubblicato ieri 31 Dicembre su “Il Giornale” ha – come sempre – diviso in due battaglioni quell'opinione pubblica che, se un tempo argomentava sugli accadimenti nazionali ed esteri nel proprio salotto di casa o al più al bar sorseggiando caffè, ora sdogana opinioni all’interno di quei contenitori virtuali che sono i social network.
Creiamo - tutti insieme - un'esistenza migliore. Diventiamo missionari per la realizzazione di un grande progetto: la Giustizia. Concreta e non solo a parole, lievi come l'aria, inutili come gli idealismi.Non vi auguro un 2014 migliore perché singolarmente saremo noi a renderlo tale se solo lo vorremo.
Tornando alla Terra dei fuochi: chi oggi mi dice che la gente ha dovuto abbozzare per paura delle cosche malavitose, non si rende pallidamente conto di ciò che dichiara. Di fronte alla palese e quasi certa possibilità di morire, io – pur essendo donna e per tale ragione geneticamente dovrei essere poco avvezza a certi estremi atti – avrei mosso l’inferno. Subito.
Il 21 Dicembre 2012, non accadde nulla di tutto questo. Molti – imbecilli – tirarono un sospiro di sollievo e non ci pensarono più. Altri, un po’ più curiosi degli imbecilli, continuarono a tentare di interpretare la predizione dei Maya. Il restante contingente umano, che non aveva la minima idea che esistesse pure una predizione dei Maya, continuarono come sempre a campare.
Quando il cittadino deroga alle regole comuni e lo fa a proprio vantaggio, e a svantaggio dei propri simili, diviene “potente”. Assoggetta altri alle proprie scelte. Demolisce il criterio di equità. Rende impossibile la realizzazione di un regime democratico. Distrugge, di fatto, qualsiasi opportunità di consolidare un sistema basato sul rispetto della comunità in cui vive.
Il 2013 passerà alla storia come l’anno delle rivoluzioni scritte sui manifesti. Urlate in TV. Dichiarate alla Radio. Di rivoluzione vera, manco l’ombra. Se Che Guevara o Bolivar risorgessero per miracolo e vedessero chi sono i rivoluzionari del terzo millennio e del 3.0, cambierebbero mestiere.
Questo Natale, il regalo sotto l’albero è la “Rivoluzione”. Un trend. Come il rosso e oro a Natale, che fa tanto “festa in famiglia” o quelle orribili tinture ai capelli di tutti i colori dell’arcobaleno.
Pongo un esempio. Fino a circa 165.000 anni fa, l’Homo Erectus non articolava parole di senso compiuto. Qualche suono gutturale. Ma niente di più. Procedendo nelle fasi dell’evoluzione l’umanità ha capito come utilizzare uno dei tanti strumenti messi a disposizione dalla casualità della creazione: le corde vocali. Prova oggi, prova domani, in un ragguardevole numero di secoli, l’umanità ha creato una delle più spettacolari opere a sua firma: la struttura vocale che compone parole di senso compiuto.
Voglio formulare il mio dubbio. Scena del “delitto”: Cosenza. Calabria. Sud d’Italia. Potrebbe essere andata così…? Il Lamberti si ritrova condannato in Appello a 5 anni e al pagamento di 40.000 euro di risarcimento. La famiglia della piccola, pretende di più (ovviamente) che la sentenza sia definitiva, senza possibilità alcuna per l’orco in questione, di potersene uscire pulito “grazie” a qualche trovata dei suoi legali.
Vengo al punto: non si può andare avanti con gli editti bulgari violentemente scagliati da Grillo, ora anche contro la classe di noi giornalisti, scriteriatamente, violentemente, al solo scopo di aizzare masse che sono già aizzate da sole. Non è che ci mancasse un Grillo a far urlare gente giustamente arrabbiata di molte cose che stanno degradando il criterio di equità e giustizia. Lui ci mette il sale il pepe e l’aceto sopra. Gode a vedere i suoi spettatori nelle piazze, mentre urla – come ha sempre fatto nei teatri – strabuzzando gli occhi e gridando ora un vaffa ora un qualche “proclama” spesso senza senso o meglio, senza spiegare bene il contenuto. Privando i cittadini di consapevolezza di ciò che ascoltano.
Su richiesta di molti lettori, ripubblichiamo l'editoriale del nostro Direttore Emilia Urso Anfuso pubblicato il 5 Maggio 2013:
Marx concluse che la borghesia, essendosi appropriata del “plusvalore” dal momento che poteva – col potere del denaro – essere detentrice quasi unica della possibilità di produrre e di conseguenza creare valore e quindi economia, facesse tutto rubando tale possibilità, letteralmente, al proletariato – da “prole”, unica fonte di valore - che diveniva quindi solo e unicamente risorsa umana da sfruttare.
La velocità attraverso la quale gli eventi si susseguono, spinta ormai oltre l’eccesso, determina in maniera lampante che – non solo nel nostro paese – la metodica utilizzata da tutte le nazioni cosiddette “sviluppate” è quella di procurare alle masse un centrifugato di neuroni affinché la maggior parte dei componenti delle popolazioni, non possa più essere in grado di comprendere un fico secco della realtà che lo circonda. E’ questa, la base fondamentale per qualsiasi governo che voglia garantirsi la possibilità di operare contro la popolazione che governa.
Di onesto in questa gente, io non vedo proprio nulla. Sono i nostri peggiori nemici. Li abbiamo intorno ovunque, nella vita di ogni giorno, e a molti strappano pure qualche benevola frase di sostegno a causa delle “precarie condizioni economiche in cui versa con tutta la famiglia”.
Ora che il cavalier è libero dal ruolo di Senatore della Repubblica italiana, potrà finalmente dedicarsi a tutti gli effetti al lavoro che più lo appassiona: la rimonta del suo centrodestra. Che conterrà – ci scommetto – Alfano, La Russa e compagnia briscola. Con percentuali di voto che lasceranno molti del tutto basiti. Ne ripareremo.
Il tema della mancata prevenzione del nostro territorio è cosa antica. Da Nord a Sud l'Italia - con le sue caratteristiche idrogeologiche e sismologiche - necessiterebbe di un vero e proprio piano di messa in sicurezza che ad oggi non ha mai visto l'inizio.
Generato il blocco neuronale di ogni singolo elettore – quando mai s’era visto un governo composto da tutte le forze politiche? – e posto il boccino al centro, si è proceduto da un lato – a parole – a “tranquillizzare la popolazione” su come “finalmente” si sarebbero sostenute le istanze della popolazione, mentre dall’altro (questa è la vera politica, che vi piaccia o meno) si è iniziato il vero processo di contrattazione con gli altri stati membri di questa pseudo unione europea, in cui abbiamo l’onnipresente Merkel a capitanare non tanto le decisioni importanti per l’Europa quanto a consolidare la propria permanenza in quella rosa di “decisori politici internazionali” che da sempre – non da oggi – decidono le sorti dell’Europa e, interagendo col resto del mondo, del pianeta intero.
Perché ho scritto fin qui di decadentismo storicamente parlando? Perché a mio parere ciò che viviamo oggi, è frutto del seme del decadentismo i cui adepti – a parole – dicevano di voler sviluppare per migliorare la società “liberandola” dagli schemi di una moralità borghese che consideravano…Decadente.
Chi oserebbe o lontanamente sospetterebbe il contrario fra le popolazioni d’Europa per non parlare di quella italiana, succube – ancora una volta – della Grande Germania? Pochi. Nessuno. Boh.
La verità – come diceva un mio vecchio conoscente che vecchio era anche di età e ora è divenuto una buonanima fra le tante – non la sapremo mai. Ma si può cercare di trovarne almeno un po’.
Quindi, coloro che avvertono avversione nei confronti di omosessuali, lesbiche e trans, avversione che può spingerli a mettere in atto comportamenti offensivi o – peggio – aggressivi fino alla violenza fisica, sono omofobi. Però, contraddizione in termini come siamo ormai abituati a dover subire, la “fobia” in questo caso e almeno fino ad oggi, non è pari ad una patologia psichiatrica ma viene definita semplicemente come una “avversione irrazionale per semplice pregiudizio”.
Ormai drogati di scoop di basso livello, di storie sanguinolente, di puttane che raccontano storie di postriboli – veri o inventati che siano – per aumentare un altro share che è quello personale, la maggior parte dei telespettatori sono trasmutati in un nuovo genere umano con caratteristiche ben precise: seguono le trasmissioni che amano meno per bestemmiare contro la trasmissione di turno (quelle in voga sono Ballarò, Servizio pubblico e Report) tirare i santi pure sui conduttori e poi vomitare odio sulle piattaforme virtuali date in pasto alla gleba per vomitarci dentro.
Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz
Al di là dell’ottimismo sbandierato da Ryanair, che vorrebbe invogliare i clienti a tornare a volare ancora prima della fine dell’estate, l’era dei voli lowcost pare volgere al termine.
Quanti di voi conoscono i retroscena della riforma Lorenzin? Tracciati e documentai tutto nel mio libro inchiesta. Pecorelli, l’allora presidente AIFA, volò negli USA con la Ministro Lorenzin, per prendere questo importante incarico, assegnatoci direttamente dagli Stati Uniti: ciò conferma ciò che faccio emergere da anni, e che in pochi capiscono ancora. Le decisioni, in special modo quelle importanti, su economia, fisco, sanità, banche, sicurezza, nel sistema politico ed economico internazionale moderno, non sono prese internamente alle singole nazioni. Esistono trattati, accordi, strategie.
Domenica 17 maggio seguiamo la maratona su tutti i social @komenitalia e su www.komen.it/race-live a partire dalla mattina con l'anteprima "aspettando la Race" e dalle 15.00 per la RACE LIVE
Una sorpresa inaspettata è arrivata con il varo del tanto atteso “Decreto rilancio”: sostegni alle startup che sviluppano videogiochi. In particolare, ai commi dal 15 al 21 dell’articolo 46 del decreto, in tema di sostegni alle startup innovative, si delinea un vero e proprio fondo – denominato First Playable Fund - che sarà creato per sostenere economicamente lo sviluppo del settore.