È Norbert Hofer, il candidato presidenziale del partito della Libertà (Fpoe) dell'estrema destra, ad ottenere il maggior numero di voti alle elezioni di ieri in Austria. Le preferenze si sono fermate al 35% e lo vedranno affrontare, il 22 maggio, il ballottaggio con il verde Alexander van der Bellen fermatosi al 21%.

La coalizione attualmente al potere, invece, si ritrova a realizzare un magro bottino di voti. Il socialista Rudolf Hundstorfer e il popolare Andreas Khol si sono fermati all'11%. Un disastro in campo politico, visto che la stessa guida l'Austria dal 1945 e che adesso si ritroverà un presidente della repubblica dell'opposizione.

Festeggiano invece i sostenitori del Fpoe, partito che, come ricordiamo, fu guidato da Jorg Haider fino alla sua tragica morte nel 2008. Per loro è il miglior successo di sempre, come dimostrano anche le parole di esultanza del leader del partito Heinz-Christian Strache: "Abbiamo scritto la storia, oggi inizia una nuova era politica".

Il successo dell'estrema destra è il risultato della mancanza di risultati da parte dei partiti classici, che hanno guidato il paese per decenni, di fronte alle nuove sfide del millennio, ma anche una politica mediatica che ha posto la questione dei migranti come oppositori al quiete vivere. Infatti gli elettori sono stati attratti dalle direttive politiche che ha preso l'estrema destra, pronta a innalzare un muro sul Brennero per evitare che questi arrivino al nord Europa, blindando da ogni parte il paese.

È lo stesso Hofer che ha minacciato il governo di sfiducia se non adotterà misure più rigide nei confronti dei migranti che dall'Africa e dal Medio Oriente, varcano il confine per entrare in Europa.

La vittoria del leader dell'Fpoe è stata salutata con gioia da tutta la destra europea, soprattutto da Salvini, Le Pen e Wilders, che si aspettano forti ripercussioni nell'Unione Europea. Ma a guardare con attenzione alle elezioni austriache è soprattutto l'Italia, dopo le minacce di chiusura del Brennero, oggetto in questi giorni, di toni duri e minacciosi da parte dell'attuale governo.

Ieri, infatti ci sono state anche manifestazioni italiane guidate da centri sociali dell'Emilia Romagna, volte a contrastare la blindatura dello stesso Brennero, con momenti di tensione e il fermo di uno degli organizzatori, poi subito rilasciato. La polizia ha anche utilizzato spray al peperoncino.