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Il surrealismo di Piero Fornasetti alla Triennale di Milano
Entrare nel mondo di Piero Fornasetti, significa immergersi in un universo surreale fatto di volti tondeggianti e ammiccanti, architetture impossibili, elementi della natura. Il tutto riportato su carta, su tela o applicato al design con oggetti e mobili di foggia originale e divertente. A Triennale Design Museum di Milano è allestita fino al prossimo 9 febbraio 2014 la mostra Piero Fornasetti. 100 anni di follia pratica, organizzata in occasione del centenario dalla nascita del pittore, stampatore, progettista, collezionista, stilista, artigiano, decoratore, gallerista e ideatore di mostre.
Piero Fornasetti è stato un artista di rilievo per la cultura italiana del design industriale e ha creato una delle più vaste produzioni di oggetti e mobili del XX secolo: circa 13mila tra oggetti e decorazioni. La mostra, inedita in Italia, è a cura di Barnaba Fornasetti, che prosegue l’attività avviata dal padre e ha selezionato oltre mille pezzi provenienti per la maggior parte dall’Archivio Piero Fornasetti: un universo fatto in egual misura di rigore progettuale, artistico e artigianale, di fantasia, invenzione surrealista e poesia. Per la sua arte Fornasetti si ispira a Piero della Francesca, a Giotto, alle pitture pompeiane, agli affreschi rinascimentali e alla pittura metafisica dalla quale non smette mai di attingere facendo del virtuosismo il proprio leitmotiv. La mostra si articola in un percorso suddiviso in sezioni che esplorano gli esordi pittorici vicini al 900, la stamperia di libri d’artista, la collaborazione con Gio Ponti negli Anni 50 e 60 e i più complessi Anni 70 per arrivare al 1988, anno della sua morte. Una sala celebra proprio il lavoro di Fornasetti con Gio Ponti: trumeau, scrivanie, armadi, sedie e tavoli destinati ad appartamenti privati, navi, sale cinematografiche e negozi. Fondamentale l’elemento della decorazione che si impone con irruenza. Al termine della mostra il “Corridoio degli autoritratti”, due sale arredate con mobili e oggetti identici nella forma ma con decoro diverso, che illustrano la tendenza a creare uno spazio teatrale, illusionistico, insita in tutte le decorazioni di Fornasetti. Un’imponente allestimento di vassoi, una parete composta da un centinaio di portaombrelli, e i trumeau, mobile simbolo della sua produzione, conducono all’ultima sala, che ospita dei filmati storici di repertorio. Il post ha ricevuto 254 visualizzazioni |
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I commenti: | |||
Commento
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Commento di: emilia.urso | Ip:83.73.103.204 | Voto: 7 | Data 22/12/2024 03:07:30 |
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Cos'è uno Stato senza i cittadini? Nulla. Cosa sono i cittadini senza lo Stato? La risposta la conosciamo tutti, perchè lo Stato italiano palesemente, sta lasciando alla deriva la motivazione fondamentale della sua stessa esistenz