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Riforme istituzionali: tre ipotesi

Post dal blog di Michelangelo Borri

Riforme istituzionali: tre ipotesi

Autore: Michelangelo Borri
Data: 31/05/2013 11:21:52
Riforme istituzionali: tre ipotesi
La priorità, a cui la nuova legge elettorale dovrà seguitare a dare risposta, è quella di garantire stabilità di governo. E per farlo il legislatore potrebbe seguire una fra le tre strade seguenti.
 

Presidenzialismo e proporzionale

Una soluzione potrebbe essere la modifica costituzionale che trasformerebbe l'Italia da repubblica parlamentare in presidenziale, e che riformerebbe il Senato, rendendolo veramente una semplice camera delle Regioni. Con questa modifica basterebbe reintrodurre nel porcellum le preferenze e abolire il premio il maggioranza alla Camera, di modo che, al di là del margine di vittoria di una o dell'altra coalizione, il futuro governo possa avere la certezza di rimanere in carica 4 o 5 anni.
 

Semi-Presidenzialismo e maggioritario

Una seconda soluzione potrebbe essere sempre una modifica costituzionale che, oltre a ridefinire il ruolo del Senato come nella precedente ipotesi, trasformasse la repubblica parlamentare in una semi-presidenziale sul modello della Francia. La Camera, che potrà richiedere solo in seguito la fiducia che non sarebbe necessaria per avviare la legislatura, avrebbe il premio di maggioranza per garantire qual margine minimo per la stabilità dell'esecutivo.
 

Parlamentarismo e maggioritario forte

Qualora non si riuscisse a modificare la Costituzione, si potrebbe modificare l'attuale legge elettorale, di modo che garantisca il premio di maggioranza del 55% dei seggi, non solo alla Camera come oggi, ma anche al Senato, alla lista o coalizione che raggiungesse la maggioranza dei voti al livello nazionale, e che reintroducesse le preferenze. Questa riforma però andrebbe a falsare eccessivamente il risultato elettorale.

Queste sono tre ipotesi differenti di riforma che questa maggioranza bulgara potrebbe tranquillamente portare a termine in massimo tre mesi e mezzo.
 
Ora sta a loro il decidere cosa fare. Garantire stabilità in futuro, o continuare a chiudersi nella torre d'avorio.

 


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