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Per chi votare? ...io un'idea ce l'avrei.

Post dal blog di Alberto B. Mariantoni

Per chi votare? ...io un'idea ce l'avrei.

Autore: Alberto B. Mariantoni
Data: 25/02/2008 17:01:20
Per chi votare? ...io un'idea ce l'avrei.
Il 13 ed il 14 Aprile prossimi, tanto per “cambiare”…, si ritornerà a votare.  
Votare, per chi? Votare per che cosa? That is the question! Direbbe l’Amleto del polveroso e sempre attuale William Shakespear, con un pizzico di mal celato imbarazzo e disappunto. 

Per cercare di entrare immediatamente nel vivo di questa riflessione, diciamo che io, ad esempio – pur non essendo, e non essendo mai stato, un patito di “ludi cartacei” – voterei volentieri (semmai ne esistesse uno…), per un Movimento politico o d’opinione che dichiarasse apertamente – e dimostrasse, con i fatti, nella sua prassi quotidiana – di volere ad ogni costo riconquistare la Libertà, l’Indipendenza, l’Autodeterminazione e la Sovranità politica, economica, culturale e militare per l’Italia e l’Europa.  

Come sperare, infatti, di potere concretamente riuscire a risolvere il problema delle eventuali fuoriuscite del lavandino del nostro bagno o del possibile insidioso ondeggiare del pavimento del nostro appartamento, se a casa “nostra”, sono “altri”, al posto nostro, a detenere le “chiavi” della porta d’ingresso dell’alloggio nel quale ufficialmente risediamo? 

Allora, come attendersi che con le prossime elezioni possa essere risolta, anche in parte, la varietà e la vastità dei problemi italiani (da quello della modernizzazione delle infrastrutture, all’immondizia di Napoli, senza dimenticare la scuola, la ricerca, l’energia, la corruzione, la criminalità, la droga, le tasse sproporzionate, l’immigrazione selvaggia, gli sprechi, la precarietà, la disoccupazione, ecc.) e di quelli europei (come, ad esempio, la pretesa impotenza di un Continente che – pur essendo un gigante tecnologico, merceologico, economico, finanziario, demografico, culturale e militare… – preferisce supinamente continuare a farsi proteggere e guidare da un “nano”, come gli USA), affidando semplicemente il nostro suffragio elettorale a dei Partiti politici che – dall’estrema-destra all’estrema sinistra, passando per la destra, la sinistra, il centro, il centro-destra ed il centro-sinistra – fanno quotidianamente a gara, a chi è più d’accordo per mantenere inalterato (ed in certi casi, pretendendo perfino aumentarlo o estenderlo!) lo stato di profondo asservimento politico, economico, culturale e militare nel quale siamo costretti a vivere dal 1945

E sì, miei cari lettori. Che lo si voglia o non lo si voglia, che ci faccia piacere o non ci faccia piacere, noi, Italiani ed Europei, la Seconda guerra mondiale (1939-1945), l’abbiamo tutti perduta (ivi compresi coloro che sono intimamente convinti di averla comunque idealmente, politicamente e/o militarmente “vinta” a rimorchio delle salmerie dei vincitori!). E come tali – di generazione in generazione (ed anche se molti di noi non erano ancora nati…) – continuiamo invariabilmente a pagarne le drammatiche ed insopportabili conseguenze. 

Come potere sperare, allora, che questa volta, in Italia, possa davvero cambiare qualcosa, quando a “comandarerealmente, nel nostro Paese, è sempre il medesimo potere stranieroche ci avrebbe ufficialmenteliberato”? Quando l’insieme delle diverse e variegate forze politiche autoctone – che per tentare di carpire i nostri consensi, si sbracciano ufficialmente ad illustrarci, ad ogni campagna elettorale, i loro rispettivi e “diversificati” impegni a difendere i nostri “interessi” (sic!) – sono praticamente unanimi a non volere in nessun caso tentare di riscattare la Libertà, l’Indipendenza, l’Autodeterminazione e la Sovranità politica, economica, culturale e militare del nostro Stato? Ad esempio, cercando di rimettere in discussione la cancerogena ed ingiustificata presenza di più di 100 basi e/o installazioni militari e logistiche USA e NATO (vedere: A.B. Mariantoni, Dal “Mare Nostrum” al “Gallinarium Americanum” – Basi USA in Europa, Mediterraneo e Vicino Oriente, articolo, EURASIA – rivista di Studi Geopolitici, No. 3. 2005, pp. 81-94) che continuano arbitrariamente ed assurdamente ad occupare consistenti e strategiche parcelle del nostro territorio

Ma dico: chi, tra gli elettori italiani, è davvero al corrente che gli USA (direttamente o con pretestuosa “copertura” NATO) sono riusciti ad impiantare le loro Basi, in Italia e continuano imperturbabilmente a mantenerle e ad aumentarle (pensiamo, in proposito, ai progetti di costruzione delle nuove basi USA di Dal Molin, a Vicenza, e di Solbiate, vicino a Milano, nonché all’ampliamento di quelle di Sigonella e di Taranto…) grazie ad una serie di diktat politico-militari e di accordi segreti ed anti-costituzionali, come: a) - le clausole segrete della ‘Convenzione d’Armistizio’ del 3 Settembre 1943;  b) - le clausole segrete del ‘Trattato di pace’ imposto all’Italia, ia Parigi) l 10 Febbraio del 1947 (a quando la pubblicazione di questi documenti, ancora coperti da ‘segreto di Stato’?); c) - il ‘Trattato NATO’ firmato a Washington il 4 Aprile 1949, ed entrato in vigore il 1 Agosto 1949;  d) - ‘l’Accordo segreto USA-Italia’ del 20 ottobre 1954 (Accordo firmato esclusivamente dai rappresentanti del Governo di allora e mai sottoposto alla verifica, né alla ratifica del Parlamento); e) - il ‘Memorandum d'intesa USA-Italia’ (o Shell Agreement) del 2 Febbraio 1995; f) – il Trattato segreto, ‘Stone Ax’, rinnovato nel 2001? 

Dov’è, in tutto ciò, la tanto decantata e sbandierata ‘Sovranità popolare’ (‘La sovranità appartiene al popolo’… ), solennemente sancita dall’Articolo 1, secondo comma, della Costituzione italiana

A cosa serve, in definitiva, quell’ufficiale ‘Sovranità’… a cui, ad ogni tornata elettorale, fanno regolarmente e sfacciatamente appello gli apparentemente policromi Partiti politici del nostro Paese se non a permettere ai medesimi Partiti, attraverso la truffa del suffragio universale, di continuare ad abbindolare gli elettori, per potersi immancabilmente e “democraticamente” assicurare l’elezione o la ri-elezione dei loro candidati? 

Inutile meravigliarsi, allora, se l’insieme dei loro eletti pro tempore – una volta furbescamente arraffato il nostro ‘avallo formale’ – si permettono contemporaneamente il lusso, come i loro predecessori degli ultimi 63 anni, non solo di tradire sistematicamente i reali interessi del nostro Popolo-Nazione ma addirittura, di continuare unicamente a servire ed a tutelare quelli dei loropadronid’oltre-oceano!  

Sto parlando, naturalmente, di quella spocchiosa ed esiziale banda di ‘mercanti con la pistola’ (come li chiama John Kleeves) che – con la loro ingombrante ed abusiva presenza militare e logistica sui nostri territori – continua, da più di mezzo secolo, a fare il “buono” ed il “cattivo tempo” delle nostre Istituzioni e dei nostri Governi.  

Quei boriosi ed “altruistici” signori (“signori”, si fa per dire…), infatti – oltre ad ingegnarsi quotidianamente a consolidare e proteggere, alle nostre spalle ed a nostre spese, i loro indicibili interessi ed inconfessabili tornaconti all’interno dei nostri territori – continuano costantemente a darsi da fare, per alimentare ed irrobustire la posticcia ed ingannevole legittimità dei loro privati “maggiordomi” italioti. Il tutto, nell’illusoria e fallace speranza di potere eternamente perpetuare l’esistenza, nel nostro Paese, di una Classe politica servile, incondizionatamente e remissivamente votata a soddisfare i loro esclusivi e puntuali desiderata. 

Per chi votare, allora, questa volta? 

Rebus sic stantibus (così stando le cose…), il 13 ed il 14 Aprile prossimi – per chi avesse davvero l’intenzione di tentare di debuttare una sua qualunque manifestazione di concreto dissenso nei confronti dei nostrani “tirapiedi” dei nostri colonizzatori – potrei soltanto fornire due tipi di suggerimento

  1. il primo (dedicato a chi, pur condividendo la mia analisi e le mie preoccupazioni, preferisce semplicemente limitarsi, per ora, a trasmettere un ‘segnale forte’ ai “camerieri” di cui sopra): “turarsi il nasoed andare comunque a votare (l’astensione o la ‘scheda bianca’, infatti, abbassano il quorum dei votanti e facilitano ancora di più la rielezione dei suddetti “maggiordomi”!): non dimenticando, però, di annullare vistosamente e/o scurrilmente le schede elettorali che ci verranno consegnate;

 

  1. il secondo (dedicato a chi, invece – avendo prioritariamente a cuore gli interessi della nostra Nazione, piuttosto che quelli della propria ‘fazione’ – ritiene che in Italia, ormai, non ci sia più altro da fare che tentare di “azzerare il tutto”, prima di potere ricominciare, in qualche modo, a parlare di politica): iniziare seriamente a pensare, come potersi definitivamente e legalmente sbarazzare dei succitati maggiordomie dei loro rispettiviportaborse” (tanto per poterne estirpare la specie!), riuscendo a tradurli, tutti, davanti a dei Tribunali popolari (circoscrizione per circoscrizione, dove questi ultimi risiedono, operano o sono stati eletti), affinché possano essere rapidamente processati e giudicati, per Alto tradimento; e, di conseguenza – anche se in momentanea ed eccezionale deroga alla saggia abolizione della pena di morte in Italia – fucilati alla schiena: con ignominia, disprezzo ed immancabile confisca dei loro beni (beni che dovranno essere equamente ripartiti e distribuiti – per decreto Legge ad hoc – tra i più bisognosi o i meno abbienti dei nostri connazionali).   

 

Il lettore mi scuserà, ma in tutta coscienza e franchezza – vista l’irreversibile e drammatica situazione in cui continua a versare il nostro Paese – non riesco proprio ad immaginare altri utili o efficaci suggerimenti da prospettargli o da proporgli, in questo momento. 

 


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