CON.TE. nasce con l’idea di creare una rete di teatri e compagnie di produzione presenti sul territorio nazionale, per individuare e favorire nuovi processi nella promozione della drammaturgia contemporanea, nel sistema teatrale italiano dei piccoli e medi teatri di qualità.
Quello che si evince ad un primo sguardo è la varietà di proposte, la carrellata immaginifica che fa del teatro un’officina sempre in movimento e mai statica, alla ricerca continua di nuovi linguaggi.
Si puo' essere in due e ritrovarsi da soli? Lo mostra, in maniera perspicace 'Insieme da soli' lo spettacolo che e' stato in scena al Teatro Furio Camillo andato in scena dal 22 al 24 maggio della Compagnia Materiaviva Performance. In scena Roberta Castelluzzo e Luciano Capasso, anche autori dello spettacolo.
Protagonista della piecès una signora del teatro italiano, compagna di lavoro del grande Totò per tanti anni: Isa Barzizza. Alla fisarmonica il musicista di Nicola Piovani, già prima fisarmonica della Rai, Fabio Ceccarelli. E ancora Maurizio Palladino, e il laboratorio teatrale permanente Horti Lamiani.
La bambina dei fiammiferi è liberamente tratta da La piccola fiammiferaia di Andersen di cui conserva il personaggio centrale ma raccontandone la storia mette in scena una ricerca teatrale, un linguaggio d'attore, che va oltre la fiaba e coinvolge tutto il mondo poetico e teatrale di Chiara Guidi.
Sara' in scena fino al 19 aprile, al Teatro Quirino di Roma, 'Doppio sogno'(eyes wide shut) di Giancarlo Marinelli tratto dall'omonimo racconto di Arthur Schnitzler con Andrea Cavatorta, Francesco Maria Cordella, Serena Marinelli, Simone Vaio, Carlotta Maria Rondana.
Una pièce ingegnosa e accattivante, ricca di dialoghi surreali e perfetti. Un'opera drammaturgica davvero esemplare, capace di indagare nell’animo umano con dolcezza e fermezza allo stesso tempo, che “fa ridere”, e anche tanto, pur trattando di temi niente affatto divertenti.
Per la prima volta in Teatro la novella traumatica che fonde in modo assai compiuto il sogno e la realt�, Freud e il romanzo d�appendice, e da cui Stanley Kubrick, con Eyes Wide Shut, ha tratto il suo ultimo capolavoro del tutto incompiuto.
Dal 24 al 29 Marzo il teatro ripropone questo testo molto attuale che apre varchi immensi sulla comprensione impossibile dei rapporti malati, all’interno di una famiglia. La scenografia si snoda in un modello plastico di detto e non detto, il piano di sopra, l’elemento visibile, e il piano di sotto, quello nascosto e invisibile.
Eugene Ionesco, è con Samuel Beckett, il rappresentante più famoso di quella corrente teatrale contemporanea definita "teatro dell'assurdo" che porta in scena i nodi esistenzialidell'uomo moderno: incomunicabilità, falsità di rapporti, routine, difficoltà a dare un senso all'esistenza.