Il racconto si espande, ci definisce i contorni e con esso la scenografia, ricca e colorata, dove Sofronia si muove con leggiadria e scaltrezza. Tiziana Foschi vive ovunque, nel palco, sopra gli spettatori, è un’arma da guerra, un caricabatterie inesauribile, un’energia scoppiettante.
Approda al teatro Quirino di Roma, lo spettacolo di Anton Čechov "Il giardino dei ciliegi" per la regia di Luca De Fusco. Una versione che dopo il debutto a Napoli del 2014, ha continuato la sua tourne'e in giro per l'Italia, fino ad arrivare a settembre a San Pietroburgo dove ha riscosso molto successo.
Nell’arco degli anni il tessuto del Paese è decisamente cambiato e oggi le donne ridono più degli uomini e le coppie non sostano più fuori dai teatri a discutere...
Se per un istante ci fermassimo a riflettere sui nostri sentimenti, sull'amore che ci lega agli altri o quello che viene provato per noi, o che proviamo per gli altri, cosa accadrebbe? E' questo che prova a svelare lo spettacolo "Per un istante", in scena al Teatro Argot Studio di Roma fino al 1 novembre.
E� uno degli appuntamenti teatrali pi� attesi della stagione teatrale romana, un punto di riferimento per chi non si accontenta, ma cerca sempre nuovi spunti e proposte interessanti.
Dopo il felice debutto al Napoli Teatro Festival 2014 e i successi riscossi nei teatri italiani – da Merano a Bolzano, Verona, Genova, Perugia, reduce dalla trionfale accoglienza al Teatro Aleksandrinskij di San Pietroburgo a settembre scorso, approda al teatro Quirino di Roma Il Giardino dei ciliegi di Cechov con la regia di Luca De Fusco, in scena dal 3 al 15 novembre.
PENSIERI COSÌ è come viaggiare in un sogno con visioni a volte connesse altre volte sconnesse, dove si crea un'altalena di sensazioni, di emozioni.
L’attore principale, ormai noto al grande pubblico, è un professore di nome Giuseppe che deve rimettere in riga un gruppetto di ragazzi minorenni, in carcere per reati più o meno gravi. Gli attori giovanissimi, tutti romani, si calano nei panni di un siciliano, un napoletano, un libico, un rumeno, un milanese e un romano appunto, senza sbavature, senza difficoltà, pieni di graffi sul volto, pieni di squarci nel cuore.
La tragedia si dice sia una delle più brutte che abbia scritto Shakespeare, forse la peggiore, ma il modo in cui Ranieri l’ha rivisitata e ricreata è delicato ma incisivo, parla al passato appartenuto allo scrittore inglese, proiettando una struttura scenografica e registica assolutamente nuove. Il palco è immerso nel buio, in un’oscurità che riflette quella della psiche, della mente umana annebbiata dalla fame di vendetta.
In scena al teatro Ghione di Roma, fino al 1 novembre, "Anche gli avvocati hanno un cuore" una divertentissima commedia di Mirko Setaro e Fabrizio Nardi, interpretata da Fabrizio Nardi, Nico Di Renzo, Enrico Ottaviano e Giusy Ricchizzi per la regia di Massimiliano Giovannetti.