In scena al Teatro Studio Uno l'11 e il 12 Novembre Clockwork Metaphysics di Jlenia Biffi, con Camilla Zecca per la regia di Ilaria Drago e Coppelia Theatre
Dopo il Mastro Don Gesualdo, la messinscena de I Malavoglia è la seconda tappa della trasposizione teatrale dei romanzi del ciclo dei Vinti di Giovanni Verga.
I quattro personaggi che nella tragedia di Sofocle non meritavano di essere visti, ma che sullo sfondo di quella storia ci sono stati, come i Rosencranz e Guildenstern di Stoppard, a loro modo vorrebbero capire che decisione sia giusto prendere.
Dopo il clamoroso successo degli scorsi anni, la compagnia Attori & Tecnici ripropone il giallo di Agatha Christie che ha affascinato gli spettatori a Roma e in tutta Italia, durante una applaudita tournèe.
La coppia del Romaeuropa Festival che siamo abituati a conoscere già dalla scorsa edizione quando si presentarono con uno spettacolo folgorante, quest'anno approda al digitale e alle visioni grafiche, con l'aiuto di una sofisticata tecnologia.
Petra e Massimiliano, proletari scabrosi, lo fanno tutti i week-end, Federico e Isabella, sofisticati ed eleganti, per la prima volta. Il confronto tra i quattro, inevitabilmente, scatena situazioni imprevedibili, contrasti, erotismo e comicità.
Autentico caposaldo della drammaturgia italiana del Novecento, Regina Madre, scritta dall’autore napoletano Manlio Santanelli e recensita perfino da Eugène Ionesco al suo debutto ben 30 anni fa, è una pièce rappresentata in tutto il mondo
Come immaginare l'incontro tra magia, atletica, danza e tecnica? Con Pietre Rigal è possibile, genio matematico e promessa del balletto francese.
Un martedì al mese alle 21, con quattro attori in scena e tratto dal format americano “Too much Light Makes the Baby Go Blind”, assolutamente inedito in Italia e una spericolata corsa contro il tempo!
Uno spettacolo in cui danza e acrobazia si sposano con visionarie illusioni e nuove tecnologie. Mobile, in prima nazionale al Romaeuropa Festival dal 12 al 16 ottobre al teatro Vascello di Roma, è il terzo solo del coreografo ed ex atleta francese Pierre Rigal