Alta tensione pre elettorale: cortei a Roma, Milano, Palermo
Giornate di tensione, in special modo nelle piazze di Roma, Milano e Palermo, per le manifestazioni previste per la giornata di domani. Ingente il dispiegamento delle forze dell'ordine e i controlli sono a tappeto.
A Milano si sono registrati scontri e tafferugli: una trantina di studenti hanno protestato contro il comizio di Simone Di Stefano, attivista di Casa Pound. Gli studenti sono saliti su un monumento collocato in Piazza Cairoli e hanno mostrato uno striscione di protesta.
La polizia è intervenuta per farli sgombrare. Gli scontri hanno provocato alcuni contusi.
Il Sindaco Sala ha dichiarato: "Siamo attenti, abbiamo fatto un incontro con prefetto e questore, ci saranno momenti di possibile tensione - aveva spiegato a margine di un appuntamento elettorale - Le forze dell'ordine sono pronte, sono stati chiamati più uomini. Richiamo tutti a manifestare ma con civiltà. Non drammatizzo, siamo tutti pronti".
Per ciò che riguarda la Capitale, sono previsti anche tre cortei che manifesteranno contro i vaccini obbligatori. Le forze dell'ordine hanno imposto il divieto di travisamenti del viso attraverso caschi e anche l'uso di bastoni.
A Palermo sono previsti due cortei in centro. Alle 16:30 ci sarà una marcia antifascista, mentre alle 18:30 un comizio di Forza Nuova che prevede la presenza del leader Roberto Fiore.
Nello Musumeci, Presidente della Regione Sicilia, si è detto "Seriamente preoccupato per il clima di violenza verbale e purtroppo anche fisica che rischia di riportare Palermo e tutta la Sicilia nelle difficoltà che abbiamo vissuto negli della Prima Repubblica".
Il Ministero dell'Interno ha diramato un comunicato per chiedere di "abbassare i toni" durante questa campagna elettorale invelenita oltre che per lo scontro politico tra le diverse compagini che si presentano alle elezioni del 4 marzo, anche per gli incidenti che si teme possano accadere tra movimenti antifascisti di estrema sinistra e formazioni neofasciste com Forza Nuova.
L'intelligence controlla anche i social network, per captare sul nascere eventuali organizzazioni atte a creare scompiglio nelle piazze.
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