Recensione: Who is Biancaneve? - Roma, Teatro Vascello
E’ tempo di Halloween e le streghe a raccolta, dolcetto o scherzetto, maschere da zucca e quant’altro, mentre al Teatro Vascello di Roma arriva “Who is Biancaneve?”. Sarà davvero il caso? La storia della leggiadra fanciulla dalle gote rossastre e la pelle d’avorio, ingannata da una regina cattiva per poi finire tra le braccia di un principe innamorato
… Un attimo. Torniamo indietro, perché stavolta Biancaneve verrà raccontata in una maniera alquanto diversa, si troveranno addirittura tre attrici/attori nella veste della beniamina nordica. Per non tralasciare la strega interpretata da Maurizio Lombardi, istrionico e immancabile nel ruolo femminile, secondo la più antica delle tradizioni sceniche.
Costumi, personaggi, siparietti, intermezzi musicali, proiezioni, fantasia dirompente, un musical in veste ridotta, un vortice di comicità e drammaturgia, infarcita di trovate geniali, scorribande nel cinema italiano d’autore, guizzi improvvisi. Adatto ad un pubblico dai 5 ai 90 anni lo spettacolo svecchia in modo rigoroso quelle che sono le aspettative di un pubblico classico, proiettato verso la favola come dovrebbe essere raccontata. Invece è un viaggio inaspettato e ricco di suspense, in procinto sempre del prossimo sorriso strappato non a forza, di una battuta, un intercalare, un gioco di luci e scenografie originalissimi.
Per la regia di Maurizio Lombardi, l’ideazione dei Piccoli Briganti, con Nicola Magnini e Maurizio Lombardi, Roberto Caccavo, Alessandro Scaretti, Beatrice Baldaccini, Natasha Fonzetti, Benedetta Boschi, Simone Marzola, Ginevra Fenyes, Tim Daish, le musiche di Claudio e Corona Belgrave, i costumi di Daniele Davitti e Niccolò Gabbrielli e le luci di Nicola Magnini.
Lo spettacolo debutta a Firenze nel 2014 e va in replica nel 2015 per poi arrivare a Roma dove fa il tutto esaurito. Una produzione vincente come tutte quelle proposte dal Teatro Vascello che dà spazio, ad ogni stagione, alla Compagnia dei giovani Attori, rivisitando vecchie favole dove si trovano tutti gli archetipi della vita, l’amore, l’odio, la vendetta, il riscatto. Stagioni fortunate quelle del Vascello, che offre prospettive innovative dalla fresca rivisitazione, con rimandi al contemporaneo, regalando meritatamente spazio alle idee più originali e all’avanguardia, i veri progetti da promuovere in un teatro come quello contemporaneo che sprizza di entusiasmo e di vitalità inesauribili. In scena fino al 1 novembre verrà riproposto sulla scia del grande successo ottenuto.
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