Roma, Teatro Citta: 'Il laboratorio della vagina' - di Patrizia Schiavo - dal 27 Ottobre al 5 Novemb
presenta
Il laboratorio della Vagina scritto, diretto e interpretato da Patrizia Schiavo con un frammento tratto da "Il Rumore della notte" di Marco Palladini con Teresa Arena, Annamaria Bruni, Roberta Colussi, Silvia Grassi, Roberta Marcucci, Carmen Matteucci, Sarah Nicolucci "Capace di coniugare irriverenza, comicità e denuncia, una sciarada che oscilla tra il serio e il faceto, il goliardico e la polemica. Farsa giocosa e j’accuse, dove la vagina diventa simbolo dell’immaginario maschilista e patriarcale, oggetto di desiderio, di ironie e mistificazioni, ma anche arma di rivoluzione, strumento per la presa di coscienza della donna e del suo potere." In compagnia di un idolo femminile primitivo, la Grande Madre, tra il talk show, la terapia di gruppo e la denuncia sociale, la conduttrice, sessuologa, sacerdotessa ‘Schiavo’, accompagna sette donne in un percorso rivolto alla liberazione dai tabù, dai luoghi comuni, dall’ignoranza, dalle inibizioni, dalle paure, dal senso di vergogna. Un viaggio collettivo in cui le pazienti e, di riflesso, gli spettatori imparano a raccontarsi, a conoscere il proprio corpo e a vivere appieno la propria sessualità. Senza pedanteria informa e sdogana in maniera esplicita e spudorata i tabù assolvendo una funzione liberatoria, terapeutica. La vagina, emblema di femminilità, forza e maternità, ma anche motivo d’incomprensione, sottomissione, emarginazione, violenza. Storie ironiche, incredibili, fantasiose o drammatiche: l'arrivo del ciclo e"la prima volta", le richieste erotiche più incredibili e il posto più strano in cui l'abbiamo fatto. L'orgasmo, i maniaci dei parchi e gli stupri. Si indagano i diversi aspetti: da quelli piccanti, a quelli negativi e dolorosi, in un’escalation che conduce agli orrori delle violenze subite dalle donne bosniache, gli stupri di massa perpetrati nel 1992 in Bosnia come pulizia etnica. Un NO allo stupro, alla violenza, alla mutilazione, all’infibulazione e un SI alla riscoperta del proprio essere, della femminilità, del sesso, della dignità e del rispetto. Un messaggio di denuncia, un grido per vincere l'indifferenza. “Invece di nasconderci dietro al velo e al burqa, noi ce la guardiamo!". Lo spettacolo apre la rassegna Parla con Lei, un progetto che racconta le donne a trecentosessanta gradi, dal paradosso vitale alle pieghe più oscure dell’anima, attraverso lo strumento del Teatro in tutte le sue forme, per aprire un luogo di confronto e di riflessione, “per una nuova cultura della parità e del rispetto”. Questo l’intento che animerà Teatrocittà per la stagione 2017– 2018. Dal 27 al 5 novembre, dopo il grande successo del Fringe Festival ed a grande richiesta, lo spettacolo Il laboratorio della Vagina. 27 - 28 e 29 ottobre h 21 (domenica h 18) 3 - 4 e 5 novembre h 21 (domenica h 19) Teatrocittà Centro di ricerca teatrale e musicale di Torrespaccata Via Guido Figliolini 18 Roma (metro Subaugusta, bus 557) Informazioni - cnt.formazionericerca@gmail.co Biglietti: 10 euro + 2 di tessera annuale (consigliata la prenotazione) Web facebook: Teatrocittà Centro di ricerca teatrale e musicale di Torre Spaccata Patrizia Schiavo patriziaschiavo.com _ Annamaria Bruni cambiodiscena.wordpress. Ufficio stampa: Artinconnessione Chiara Crupi 3932969668 _ artinconnessione@gmail.com Il laboratorio della vagina - Estratti dalle recensioni "...capace di coniugare irriverenza, comicità e severa denuncia sociale...Le bravissime attrici, capeggiate e dirette dall’ottima Patrizia Schiavo, sono protagoniste di una sciarada che oscilla continuamente tra il faceto e la denuncia sociale, il goliardico e la polemica, la risata che un istante dopo si capovolge in riflessione, rammarico... La regia di Schiavo gioca su questo confine liminare tra farsa giocosa e j’accuse, in un’azione drammaturgica straniante che raddoppia la sua efficacia nella metatestualità: la vagina diventa al contempo simbolo dell’immaginario maschilista e patriarcale, oggetto di desiderio, di ironie e mistificazioni, ma anche arma di rivoluzione, strumento per la presa di coscienza della donna e del suo potere." Alessandro Alfieri - Persinsala
“Ritmo serrato, battute al vetriolo, risate assicurate...Opera corale a tinte forti, divertente, coraggiosa... Il testo raggiunge la sua climax, grazie a un frammento del testo “Il rumore della notte” di Marco Palladini sugli stupri avvenuti durante la guerra in Bosnia. La Schiavo riesce nel miracolo...” Elena D'Elia - Brainstorming culturale magazine
“Attrici brillanti, divertenti e profonde, un tema spesso oggetto di tabù e il bisogno di urlare che la propria femminilità non può essere violata...un’opera originale e contemporanea, un atto di pensiero forte e indispensabile...Non solo uno spettacolo...ma un NO allo stupro, alla violenza, alla mutilazione, all’infibulazione e un SI alla riscoperta del proprio essere, della femminilità, del sesso, della dignità e del rispetto. “Invece di nasconderci dietro il burka e dietro il velo noi ce la guardiamo!” Miriam Bocchino - Different Magazine “...testo molto interessante messo in scena da una compagnia tutta al femminile che anima il nuovo spazio teatrale di “Teatrocittà”... ideato e interpretato da una strepitosa Patrizia Schiavo, che guida le sue donne verso la scoperta di se stesse...toccante... pieno di momenti ricchi di emozioni.” Silvia Scalamonti - Il Foyer
meno necessaria e vitale) di una qualche trasformazione culturale e sociale.” Alessandro Alfieri - Persinsala
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