Pedofilia: arrestato un 53enne di Rimini. Emerge un dossier osceno in cui appare Yara Gambirasio
Materiale pedopornografico a dir poco sconcertante, quello sequestrato dalle forze dell'ordine a un 53enne riminese. Persino gli inquirenti sono rimasti sconvolti dalla visione di scene di sesso con abusi di ogni sorta su bambini, costretti ad avere rapporti persino con animali.
Il 53enne, un impiegato, apparentemente conduceva una vita normale, da single. Nessuno aveva mai sospettato nulla.
L'indagine, che ha portato all'arresto dell'uomo che è stato arrestato ed è rinchiuso in isolamento, per evitare le reazioni degli altri carcerati, che notoriamente non approvano azioni infamanti quali gli atti di pedofilia, è iniziata oltre un anno fa, e coinvolge il territorio nazionale da Nord a Sud, permettendo l'arresto di molti pedofili coinvolti nello scambio di materiale pedopornografico.
Ora, è importante scoprire l'identità dei bambini e i luoghi dove si svolgono questi abusi sessuali.
Ma non è finita: nell'appartamento del 53enne, è stato rinvenuto un dossier di oltre 40 pagine, in cui la protagonista è la piccola Yara Gambirasio, dove si fa riferimento al "Rito della pedomessa", un rito in cui le immagini della piccola Yara vengono associate a parole sacrileghe e le tradizionali preghiere trasformate in oscenità.
Ecco quindi aprirsi una possibile nuova via investigativa sulla morte di Yara Gambirasio, il cui unico colpevole - al momento - sarebbe Massimo Bossetti, condannato all'ergastolo.
Purtroppo però, le pene per i reati di pedofilia, attualmente arrivano a un massimo di tre anni di detenzione, almeno nei casi in cui non sia possibile provare che - oltre all'utilizzo delle immagini - le persone coinvolte non abbiano avuto anche rapporti sessuali con minori.
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