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Milano, caso Ferrari: 'Indignarsi e poi affrontare il tema: migliaia di citta' sono illegali'
Autore: Fabio Miceli - Redazione Battaglie Sociali
Data: 20/09/2017 06:24:38
INDIGNARSI E POI AFFRONTARE LE QUESTIONI STRUTTURALI:
MIGLIAIA DI COMUNI COME MILANO NON HANNO UN PIANO ELIMINAZIONE BARRIERE
Oltre il capoluogo diverse città sono illegali sul tema: a Vicenza le società di trasporti sono appena state condannate all’ adeguamento
Oltre il capoluogo diverse città sono illegali sul tema: a Vicenza le società di trasporti sono appena state condannate all’ adeguamento
del servizio entro sei mesi
L'episodio di Milano - se confermato - sarebbe soltanto l'ultimo di una lunga serie di atti di intolleranza (verbale, ma a volte anche fisica) nei confronti delle persone con disabilità.
Oltre a prendere i provvedimenti del caso, è però fondamentale anche andare oltre l'indignazione del momento e affrontare le questioni strutturali che determinano la vivibilità e accessibilità delle nostre città. Milano è solo uno delle migliaia di Comuni che non si sono ancora dotati di un Piano per l'Eliminazione delle Barriere Architettoniche, pur avendo avviato i lavori di preparazione.
“La condizione di illegalità diffusa dei Comuni italiani non ha provocato alcun intervento né da parte delle Regioni, né da parte del Governo o dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani – dichiara Marco Cappato, tesoriere Associazione Luca Coscioni.
“Associazione Luca Coscioni ha dovuto ricorrere al fai-da-te, con la creazione di una app gratuita “No barriere” qui link che serve per fotografare e segnalare automaticamente le barriere architettoniche e gli altri ostacoli (come l'impedimento dell'accesso ai parcheggi riservati) in modo da poter presentare ricorsi giudiziari in caso di inerzia dell'Amministrazione Comunale”.
Su questo tema Associazione Luca Coscioni, che si batte a difesa delle libertà civili ha appena celebrato un’importante vittoria ottenuta a Vicenza, dove Il Tribunale locale ha condannato le società di trasporto locale per condotta discriminatoria nei confronti delle persone disabili, a causa dell’inaccessibilità degli autobus.
L'Associazione dedicherà al tema un'intera commissione di approfondimento nel corso del prossimo Congresso di Torino, sabato 30 settembre dalle 14.30 alle 17, che vedrà l'intervento di alcuni dei protagonisti delle vittoriose azioni giudiziarie in numerosi Comuni italiani.
Sarà quella l'occasione per trasformare l'indignazione di un momento -per fatti come quelli riportati a Milano- in azione di riforma strutturale per l'eliminazione delle discriminazioni illegali nei confronti delle persone con disabilità
“La condizione di illegalità diffusa dei Comuni italiani non ha provocato alcun intervento né da parte delle Regioni, né da parte del Governo o dell'Associazione Nazionale Comuni Italiani – dichiara Marco Cappato, tesoriere Associazione Luca Coscioni.
“Associazione Luca Coscioni ha dovuto ricorrere al fai-da-te, con la creazione di una app gratuita “No barriere” qui link che serve per fotografare e segnalare automaticamente le barriere architettoniche e gli altri ostacoli (come l'impedimento dell'accesso ai parcheggi riservati) in modo da poter presentare ricorsi giudiziari in caso di inerzia dell'Amministrazione Comunale”.
Su questo tema Associazione Luca Coscioni, che si batte a difesa delle libertà civili ha appena celebrato un’importante vittoria ottenuta a Vicenza, dove Il Tribunale locale ha condannato le società di trasporto locale per condotta discriminatoria nei confronti delle persone disabili, a causa dell’inaccessibilità degli autobus.
L'Associazione dedicherà al tema un'intera commissione di approfondimento nel corso del prossimo Congresso di Torino, sabato 30 settembre dalle 14.30 alle 17, che vedrà l'intervento di alcuni dei protagonisti delle vittoriose azioni giudiziarie in numerosi Comuni italiani.
Sarà quella l'occasione per trasformare l'indignazione di un momento -per fatti come quelli riportati a Milano- in azione di riforma strutturale per l'eliminazione delle discriminazioni illegali nei confronti delle persone con disabilità
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