Noemi Durini: cronache da un omicidio evitabile
Cronache da un delitto annunciato: si potrebbe intitolare così la brutta vicenda relativa all'omicidio della giovane Noemi Durini. Il rapporto tra i due fidanzati è stato segnato da minacce, aggressioni fisiche e denunce, quelle della famiglia Durini e quelle della famiglia di Lucio, omicida confesso.
Oltretutto, il ragazzo ha già subito tre TSO - Trattamenti Sanitari Obbligatori - e malgrado ciò, nemmeno le denunce della famiglia Durini hanno fatto scattare un protocollo di protezione nei confronti di Noemi.
Il Ministro della Giustiza Orlando, ora dice di voler inviare alcuni ispettori del Ministero a Lecce, per verificare se i PM che a suo tempo ricevettero denunce e segnalazioni abbiano avuto la giusta attenzione sul caso.
Sta di fatto che, da troppo tempo casi di omicidio e femminicidio sembrano marginali nell'attenzione di chi dovrebbe attivarsi per evitarli, e il fatto che solo ora si cerchi di comprendere certo accadimenti, fa ancora più male.
Fa male anche ascoltare le invettive della madre dell'omicida contro Noemi.
Una strategia difensiva paradossale. Contro Noemi, non solo le minacce e le violenze di un fidanzato che avrebbe dovuto tenere lontano, ma anche un racconto che ribalta del tutto la realtà di quanto accaduto.
Purtroppo, molte famiglie invece di prendere atto di certe problematiche serie all'interno del nucleo familiare, preferiscono difendere a spada tratta e con metodi spesso poco ortodossi, i figli violenti.
S erve urgentemente una rieducazione al rispetto della vita, delle persone, delle donne. E' già tardi, sbrighiamoci.
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