Peppino il polipino e la campagna 'Mare pulito'
Questa è la storia di un polipino di nome Peppino.
La sua era una casa piccina ma molto carina e si trovava in fondo al mare.
Il nome di questo mare nessuno lo sapeva: tutti lo chiamavano “Nero” e lo sapete perché? perché si poteva trovare di tutto: petrolio lattine sacchetti di plastica targhe di automobili e tante altre cose ancora.
Peppino era moto triste e si rifugiava nei ricordi quando il suo mare era bello azzurro e pulito.
Com’era bello arrivare fino alla superfice per spiare i bambini che facevano i castelli di sabbia o rilanciare le palle perse dei racchettoni... ma com' era felice quando incontrava un sommozzatore che avrebbe visto la sua casetta ,le meraviglie del mondo sommerso e poi lo avrebbe raccontato ai suoi amici.........!! Quanti ricordi, ormai lontani…
Nella sua spiaggetta ormai non veniva più nessuno a fare il bagno altrimenti sarebbero usciti sporchi di petrolio e i bambini non potevano più costruire i castelli di sabbia sulla riva che le onde portavano sulla rena tanta immondizia. "Non è giusto"! pensava Peppino
Prese quindi la decisione di parlarne con i suoi amici pesci:
“Guardate come siamo ridotti: dobbiamo stare attenti ogni qual volta si va a fare una passeggiata che rischiamo ci arrivi addosso una lattina volante, il petrolio ci toglie l ossigeno e i sacchetti di plastica ci soffocano .Propongo di formare un’associazione, la L.A.A.M.P e cioè Lega degli Animali Acquatici per un Mare Pulito... che ne dite?
“Si hai ragione”! disse il pesce palla
“Dacci istruzioni su quello che dobbiamo fare”! disse la balena
“Se anche riuscissimo a pulire il mare, come faremo a sensibilizzare le persone perché non lo rovini ancora”? chiese il delfino
“Hai ragione, ma sono sicuro che se ci battiamo e non ci facciamo prendere dallo sconforto, si, ci riusciremo”! disse il cavalluccio marino
“Bene ragazzi, allora iniziamo assegnerò ad ognuno di voi un compito, così organizzati finiremo prima nel nostro intento”!
Così dicendo diede a tutti un lavoro: il pesce Palla doveva scrivere dei cartelli "Non gettate lattine in mare " e "Nei sacchetti riponete i rifiuti e gettateli negli appositi contenitori" e ancora "Manteniamo pulito il nostro e vostro mare"
Di questi cartelli alcuni furono messi sulla spiaggia, altri attaccati alle boe.
Il cavalluccio marino doveva raccogliere tutte le lattine e i sacchetti che c’erano e la balena con la sua coda spazzare via il petrolio.
Tutti diedero il loro contributo e seppur non in breve tempo, ottennero il loro scopo.
Il loro mare era diventato bello e pulito ed era meraviglioso vedere i raggi del sole che finalmente filtravano, per scendere giù, più giù fino a toccare il fondo.
Peppino, esausto ma contento, ringraziò tutti per l ottimo lavoro svolto e disse loro: “Ora abbiamo un compito ancora più arduo :quello di mantenere il mare sempre così puro e limpido e speriamo che le persone apprezzino i nostri sforzi e ci aiutino per il futuro a mantenere bello e sano questo nostro ma anche loro, ambiente”.
Morale della favola: se ci uniamo per ripulire il nostro ambiente e mantenerlo tale, il mondo in cui viviamo potrà davvero migliorare…
Disegno originale dell'autrice Maria Teresa Girardello
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