Hotel Rigopiano: si continua a scavare per trovare le persone travolte dalla valanga
Alla luce delle cellule fotoelettriche, i soccorritori hanno continuato a spalare neve e a scavare, per tutta la notta, ma senza riuscire a trovare le persone rimaste bloccate all'interno dell'Hotel Rigopiano, presso Farindola sul Gran Sasso, sommerso e letteralmente spazzato via da una valanga.
I soccorritori riportano che non si sente alcun segno di vita. Le opere di soccorso sono rallentate dalle cattive condizioni climatiche.
Matteo Gasparini, responsabile del Soccorso alpino della Valdossola, ha dichiarato: "Da ieri sera stiamo lavorando in condizioni difficili nella ricerca di superstiti. I cani spesso fiutano odori ma dobbiamo scavare per oltre 4, 5 metri prima di arrivare al terreno".
"Una roba da non credere, è stato scioccante, mai visto niente del genere. Temo ci siano poche speranze di ritrovarli in vita" ha detto Cristian Labanti, un operatore del Soccorso Alpino emiliano che - insieme ad Agostino Zini, Daniele Nasci e Alessandro Tedeschi - è partito con gli sci dal versante aquilano del Gran Sasso.
Roberto Del Rosso, titolare dell'hotel Rigopiano, ha dichiarato all'Ansa: "I clienti e le persone presenti all'interno dell'albergo erano spaventate per le forti scosse di terremoto e non tanto per il maltempo e per la neve abbondante. Ovviamente una slavina era inimmaginabile".
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