Banca Etruria: assolti i vertici. Risparmiatori furiosi
Sono stati assolti "perchè il fatto non sussiste", dal tribunale di Arezzo, gli ex vertici di Banca Etruria ai quali era stato contestato il reato di "ostacolo alla vigilanza".
La decisione dell'assoluzione, si deve al GUP Annamaria Lopresti.
L'ex presidente di Banca Etruria, Giuseppe Fornasari, l'ex dg, Luca Bronchi, e il direttore centrale, Davide Canestri, sono quindi stati scagionati dall'accusa. Per il GUP quindi, le operazioni relative alla cessione di immobili, con particolare riferimento a quella relativa alla società del Palazzo della Fonte, sulla quale erano state verificate criticità penali da parte degli ispettori di Bankitalia, "non sussistono".
Per quanto riguarda invece l'accusa relativa ai crediti deteriorati, "Il fatto non costituisce reato" è stata la sentenza lapidaria.
Per i risparmiatori che sono vittime di questa vicenda, è una sentenza "Inammissibile e vergognosa", come fanno sapere attraverso l'Associazione Vittime Salva-banche, che chiede che "Vengano messe in luce responsabilità ben più alte, ovvero quella di Banca d'Italia e di Consob, perché c'è qualcosa che non torna: o si è nascosto alle autorità di vigilanza i crediti in sofferenza oppure Banca Italia non doveva risolvere la banca e valutare al 17% i crediti in sofferenza".
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