Ecco i primi dubbi su come sono stati realizzati alcuni lavori strutturali e di messa in sicurezza della scuola elementare Romolo Capranica di Amatrice, letteralmente sbriciolatasi a causa del terremoto.

Attraverso una dettagliata informativa, realizzata dal Nucleo Anticorruzione della Guardia di Finanza, già arrivata sul tavolo del Presidente ANAC Raffaele Cantone, si evince come il crollo della scuola di Amatrice, si sarebbe potuto evitare, se il Comune avesse realmente speso i 160.000 euro - già stanziati - per la messa in sicurezza dell'edificio. Oltretutto, la gara di appalto era già stata assegnata: in pratica però, i lavori di messa in sicurezza non sono mai stati realizzati.

Per la ristrutturazione e messa in sicurezza della scuola, il Comune di Amatrice aveva ottenuto  un totale di 711mila euro, da parte del MIUR, della Regione e della Provincia. 

C'è da riflettere su un punto: se il terremoto si fosse verificato di giorno, e nel periodo scolastico, non avremmo assistito solamente al crollo della scuola, ma - certamente - ci sarebbero state vittime o comunque, feriti.

Gianfranco Truffarelli, titolare della Edilqualità, che ottenne i lavori dal consorzio Valori Scarl aggiudicatario dell'appalto, ha spiegato più volte che con quel finanziamento non gli fu chiesto il totale adeguamento sismico ma solo dei «miglioramenti sismici».

Le prime ombre quindi, cadono sul post sisma, per ciò che non è stato fatto prima che il sisma avvenisse.