Reggio Calabria: appalti pubblcii e 'ndrangheta. 10 arresti
Un vero e proprio "comitato d'affari", con sede a Reggio Calabria e composto da funzionari pubblici, imprenditori e dirigenti. Questo comitato è stato in grado di gestire la "macchina amministrativa comunale" facendo sempre gli interessi della 'Ndrangheta.
Le normative antimafia venivano costantemente aggirate, e così, riuscivano a pilotare la concessione di appalti che venivano puntualmente assegnati a holding imprenditoriali, che sono stare ricondotte alle cosche malavitose.
La scoperta del giro malavitoso, è stata resa possibile attraverso l'inchiesta denominata "Reghion", e condotta dai Carabinieri del Reparto operativo.
Questa mattina, sono state tratte in stato di fermo, 10 persone. Tra di esse, dirigenti, funzionari pubblici e imprenditori. Le accuse sono di concorso esterno in associazione mafiosa, truffa, corruzione, induzione indebita a promettere utilità, turbata libertà degli appalti, estorsione aggravata dal metodo mafioso e intestazione fittizia di beni.
15 Società e due esercizi pubblici, sono stati sequestrati, per un valore complessivo pari a 42,5 milioni di euro. Due le società, che operano nel settore della fornitura idrica e depurazione delle acque, cui è stata contestata una responsabilità a livello amministrativo.
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