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#wakeuproma: 3.000 volontari puliscono la citta'. Protesta un collettivo di estrema sinistra

#wakeuproma: 3.000 volontari puliscono la citta'. Protesta un collettivo di estrema sinistra

Autore: Neri Riondino - Redazione Cronaca
Data: 13/03/2016 11:34:15

Piazza di Porta Maggiore, Piazza Vittorio Emanuele II, Villa Paganini e Piazza Anco Marzio: sono i quattri siti nella Capitale, abbandonati al degrado, obiettivi del progetto #wakeuproma, organizzato dalla startup "Luiss Enlabs e Retake Roma" che ha avuto come protagonisti circa 3.000 volontari che si sono occupati di una sorta di pulizia collettiva di questi luoghi abbandonati, spazzando le strade, cancellando le scritte sui muri e staccando i manifesti abusivi.

Rebecca Spitzmiller, fondatrice di Retake, ha dichiarato: “È stata una giornata favolosa  siamo riusciti a richiamare persone di tutte le età: dai bambini dell’asilo agli adulti. Volevamo contagiare la città con la nostra energia positiva e ci siamo riusciti: oltre la metà dei partecipanti non aveva mai partecipato a un retake prima d’ora”.

Non tutto però è andato come si sperava: a Porta Maggiore c'è stata una contestazione, da parte di un collettivo di estrema sinistra che ha così spiegato il motivo della protesta: “Roma è tra le città italiane con la pressione fiscale è più alta ma i servizi non funzionano. In questo quadro il protocollo d’intesa firmato tra Ama e Retake è da leggersi come un ulteriore passaggio verso le privatizzazioni”.

Effettivamente, considerando che - a monte di questa iniziativa - c'è un accordo con l'Ama e guarda caso, la pulizia di questi luoghi è avvenuta in un periodo di propaganda elettorale.

Da un lato quindi, si sostiene la privatizzazione dei servizi che spetterebbero al Comune, dall'altro si fa pensare che ci siano dei bei progetti, condivisibili, ma troppo a ridosso alle elezioni.


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