Policarpo e Calcagno sono rientrati in Italia. Restano poco chiari gli accadimenti
Sono arrivati all’aeroporto di Ciampino stamane alle 05:00 Gino Pollicardo e Filippo Calcagno, i due tecnici che erano stati rapiti in Libia nel Luglio scorso.
Momenti di commozione quando i due hanno finalmente potuto riabbracciare i familiari.
I due tecnici appaiono molto provati ma particolarmente sollevati per l’esito di questa storia.
In aeroporto, ad accoglierli oltre ai familiari, il Ministro degli Esteri Gentiloni.
In questa vicenda, sono ancora molti i punti oscuri. Come si sa, i tecnici rapiti lo scorso anno furono quattro. Per mesi non si è saputo nulla della loro sorte o, almeno, non ci sono state dichiarazioni ufficiali relativamente eventuali trattative diplomatiche.
Ciò che appare strano, è il tempismo con cui si sono svolti gli eventi nelle ultime ore. Prima la notizia dell’omicidio di due dei quattro tecnici. Il giorno dopo, la notizia della liberazione di Policardo e Calcagno, nelle stesse ore in cui si parla di un’eventuale comando delle operazioni militari in Libia, da parte dell’Italia.
Insomma, appare quantomeno particolare che – in poche ore – siano accaduti così tanti eventi per una vicenda che, per mesi, non aveva sortito alcun tipo di novità.
C’è anche chi mette in dubbio l’operato del governo italiano, che non ha chiarito in maniera netta se sia stato pagato un riscatto per la liberazione dei tecnici e – in caso affermativo – di quale entità.
Nel frattempo, i corpi di Fausto Piano e Salvatore Failla restano in Libia a causa di “Procedure burocratiche” non meglio chiarite.
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