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Migranti: un genocidio senza spettatori

Migranti: un genocidio senza spettatori

Autore: Angela Urso - Redazione Cronaca
Data: 09/02/2016 09:59:00

Non c'è pace per i migranti che scelgono di avventurarsi in mare in cerca di salvezza. Oltretutto, sempre più spesso i barconi caricano anche bambini e questi a volte, non ce la fanno a sopportare il freddo, la fame e la fatica di un viaggio simile.

Come nel caso della piccola siriana Garam, appena nata, che è morta di fame e freddo appena dopo aver attraversato il confine turco-siriano insieme alla mamma. O come gli 11 piccoli migranti annegati nella notte fra il 7 e l'8 Febbraio, nel Mar Egeo, in cui altri 24 migranti adulti sono morti mentre 12 risultano ancora dispersi.

Questa situazione non può continuare. La tratta dei migranti e i volumi di affari miliardari, sembra essere più importante delle vite umane. In occidente, la gente sembra ormai essersi abituata a questo genocidio. Ma come si può abituarsi alla morte quotidiana? Come si può anestesizzare le emozioni?

Non si può voltare la testa dall'altra parte, o - peggio - farsi manipolare dalla propagamda politica che decide tempi, modie temi su cui le popolazioni devono volgere l'attenzione, a seconda del vantaggio che ne traggono i governi.

Pensiamoci, sono esseri umani...


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