Recensione: 'Cenerentola' al Teatro Vascello di Roma
E’ opinione comune che gli spettacoli per bambini non sempre sono capaci di regalare particolari emozioni , è innegabile che siamo ormai abituati a immagini forti e dettate dal ritmo frenetico del cinema e dell’arte visiva contemporanei. Questa volta però La Fabbrica dell’Attore, al Teatro Vascello, presenta, fino al 6 Marzo, uno spettacolo davvero divertente, innovativo, rivisitato e moderno.
Una Cenerentola anno 2016, in cui personaggi e trama rinascono con nuova linfa e nuovo vigore, grazie ad un’interpretazione schietta, veloce, semplice ma ricca di idee stravaganti. Come per esempio l’intrusione di sorci trafficanti di formaggio che devono far arrivare una partita di parmigiano a palazzo reale (magari nascondendo la valigetta sotto la zucca–carrozza), oppure una matrigna assolutamente rock, molto anticonformista, interpretata da un attore uomo, che sfila su decolté tacco venti, senza esitazioni, come una vera mannequin. Per non parlare dei costumi, sgargianti, coloratissimi, ricchi di lustrini dorati e molto lontani dall’etichetta impolverata a cui siamo stati abituati fin da bambini, quando le sorellastre avevano i loro “abitoni” pieni di tulle e la matrigna incastrata in corpetti surreali.
Adesso Maman sembra più uscita da una serata targata Mucca Assassina che non dalla favola loggata Walt Disney. Le sorellastre assomigliano alle streghe di Eastwick (manca solo Jack Nicholson), e Cenerentola ad una furbetta ladruncola di strada, molto emancipata e poco romantica. Il Principe è messo alla berlina da una parodia di Maria De Filippi che chiaramente i bambini non colgono ma che lascia spazio allo spasso dei più grandi, tanto che in un video il malcapitato fa il suo appello controvoglia e spinto da un Re-padre molto contemporaneo, scanzonato e burlone che cerca di sistemarlo e di sdoganarlo da una timidezza fuori tempo. Riferimento ai trentenni di oggi costantemente sbeffeggiati dalla nomea di fannulloni, mantenuti, eterni adolescenti? Tra le rivali troviamo Chanel e Miu Miu che fanno il verso a Tatiana e Jessica dei ben tristemente noti spettacoli di intrattenimento spacciati sulle reti commerciali. Poi arriva una Fata molto particolare, smaliziata e stanca di una Cenerentola definita “pesaaaante”. Un tono canzonatorio e sempre ilare accompagna questa messa in scena della favola disneyana, dove i topi sono sorci e i personaggi tutti ricalibrati su di un divertimento che ha voglia di staccarsi dai modi “bene” di storie ormai anziane. Con intermezzi musicali pop per non dire rock (indimenticabile l’entrata in scena di Maman con le guardie del corpo al seguito) e il menestrello che interviene a ricordarci che la favola ha i suoi risvolti pensosi, la drammaturgia della Compagnia mantiene un livello altissimo di comicità e vivacità, intrattenendo con allegria tutta la famiglia, grandi e piccoli. Diretto e interpretato da Valentina Bonci, Isabelle Carle, Matteo di Girolamo, Marco Ferrari, Chiara Mancuso, Valerio Russo, Pierfrancesco Scannavino e Maya Vassallo, con le musiche originali di Claudio Corona, al Teatro Vascello ogni sabato e domenica fino al 6 marzo.
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