Si avvicina il Capodanno e la preparazione dei fuochi d'artificio o botti, fa la sua prima vittima. Un ragazzo di 22 anni è stato ricoverato in gravi condizioni in ospedale a causa dello scoppio di un fuoco d'artificio. Secondo quando appreso, il giovane, stava preparando un fuoco d'artificio all'interno dello scantinato di casa di Leggiuno, nel varesotto, quando la polvere da sparo è esplosa causando gravi danni.

Il giovane, infatti, era alle prese con la fabbricazione di fuochi d'artificio quando è avvenuto lo scoppio che gli ha gravemente ferito gli arti, facendogli perdere entrambe le mani, oltre alla probabile perdita di un occhio. Le sue condizioni, apparse subito gravi, hanno costretto i soccorsi a trasportarlo d'urgenza con l'elisoccorso all'ospedale di Varese, già privo di coscienza.

Intanto continua la lunga schiera di comuni italiani che, per la notte di San Silvestro, ha deciso di vietare fuochi d'artificio e botti per dare l'augurio al nuovo anno. Sono 850 le cittadine i cui sindaci hanno emanato delibere contro i fuochi di Capodanno. Molti dei sindaci delle città che non hanno emanato alcuna delibera, considerano impossibile poter controllare l'intera città con i pochi uomini che resteranno in servizio per far rispettare l'ordinanza.

Certo è che se questi fossero controllati meglio e gestiti da personale esperto, si potrebbero evitare incidenti come quello capitato nel varesotto. I fuochi, infatti, dovrebbero essere gestiti da personale esperto e non da persone che per una notte, si improvvisano artificieri mettendo a rischio la propria vita e quella degli altri.