'Per un istante': analizzando l'amore al teatro Argot
Se per un istante ci fermassimo a riflettere sui nostri sentimenti, sull'amore che ci lega agli altri o quello che viene provato per noi, o che proviamo per gli altri, cosa accadrebbe? È questo che prova a svelare lo spettacolo "Per un istante", in scena al Teatro Argot Studio di Roma fino al 1 novembre.
Tre amici trentenni condividono lo stesso appartamento e tra loro, condividono anche le storie amorose. Tutti e tre hanno una ragazza e tutti e tre si ritrovano a riflettere sulla propria e altrui situazione sentimentale, a volte con cinismo, a volte con tenerezza, a volte con disperata rassegnazione. Amori che appaiono non corrisposti: uno è stato appena lasciato dalla donna che credeva di non amare, ma che scopre di amare alla follia, uno si innamora di una donna della quale critica ferocemente lavoro ed arte, il terzo invece, crede che la donna che ama non lo ami più.
I tre conversano, riflettono sulle proprie esperienze, mentre queste situazioni, difficili da affrontare da soli, li portano alla maturazione, li fanno crescere facendo affrontare le loro paure e insicurezze, portandoli finalmente ad essere capaci di amare.
Scritto da Michele Cesari, Marco Palange e Gian Piero Rotoli, da un'idea di quest'ultimo, la commedia è interpretata dai tre autori, per la direzione di Alessandro Averone ed Emanuela Liverani.
I tre giovani autori e interpreti, portano sulla scena un vissuto di ansie e dubbi che attanagliano molti giovani che si ritrovano a vivere la propria vita alla ricerca dell'amore. Tre interpreti brillanti e convincenti in una commedia che analizza anche a livello scientifico il valore e l'attenzione dell'amore. Sulla scena si confrontano, si analizzano e raccontano, sapientemente umori, paure e speranze, senza perdere quel tocco di ironia che aiuta, alla fine, a superare i momenti peggiori delle situazioni cui vanno incontro.
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