Calcio: aggressione nei confronti dei giocatori del Taranto
Il gioco del calcio è ancora nella bufera, questa volta non monetaria e nemmeno per le scommesse, ma per gli atteggiamenti delle tifoserie. L'ultimo episodio è avvenuto ieri sera, ai danni dei calciatori del Taranto e dei tecnici che erano con loro.
Nella tarda serata di ieri, il Taranto Fc, tornava dalla trasferta a Torre del Greco, dove aveva affrontato il Turris, perdendo 2 a zero. Il ritorno a casa dei calciatori, già non proprio contenti della sconfitta, è stato salutato da un gruppo di ultrà,che successivamente è stato definito un gruppo di teppisti, visto che hanno aggredito e schiaffeggiato i giocatori. Un atto, questo, "condannato con assoluta fermezza" dalla società presieduta da Elisabetta Zelatore, che ha difeso la squadra e i tecnici, condannando l'aggressione come violenza gratuita.
Il Taranto, infatti, è secondo in classifica e la gara disputata era valevole per il campionato di serie D girone H, il campionato cadetti, dove, militano molte squadre, spesso tenute insieme dalla voglia di vincere e l'affezione ai colori della squadra, più che agli introiti di gironi con un maggior numero di soldi che può girare intorno a campionati più ricchi.
Inoltre, perdere una partita, soprattutto quando si continua a restare ai vertici della classifica, fa parte del gioco. Non sempre si vince, non sempre si possono portare a casa punti pieni. Spesso i tifosi dimenticano che il calcio, alla fine, è solo uno sport, è solo un gioco, dove si può vincere o perdere, dove ci sono delle variabili che possono incidere sulla sconfitta o meno di una squadra, non per questo, bisogna ricorrere alla violenza.
L'unione, il gioco di squadra viene spesso messo in secondo piano, soprattutto per ciò che riguarda le sconfitte che maturano sul campo facendo decadere quell'unione che, all'inizio delle competizioni sportive, aveva portato il calcio ad essere lo sport più amato dagli italiani. Oggi, invece, è solo un occasione per poter esprimere violenza gratuita sugli spalti o fuori dallo stadio, o, come accaduto ieri, al rientro della squadra.
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