Ancora un'altra tragedia nel Mediterraneo, ancora barconi, ancora migranti. A largo delle coste occidentali della Libia, ci sarebbero centinaia di morti, o almeno è quello che si teme, mentre la Guardia costiera libica sta conducendo le operazioni di soccorso dell'imbarcazione.

La Bbc ha ricostruito la vicenda citando "residenti e responsabili" libici. Due barconi sono affondati, il primo aveva a bordo cinquanta immigrati, il secondo, più grande, ne contava 400 ed è affondato molto dopo il primo barcone. Entrambi avevano inviato richiesta di aiuto ma le imbarcazioni sono affondate prima che giungessero delle navi a salvarli. L'affondamento è avvenuto a largo della città di Zuwara, al confine con la Tunisia e che i soccorritori credono che ci siano in acqua centinaia di vittime.

La Guardia costiera italiana, però fa sapere che nessuna richiesta di aiuto è giunta a loro, nonostante le numerose navi dell'operazione Triton presenti nell'area. Ieri sono stati tratti in salvo 1.430 migranti, anche loro dopo le richieste di aiuto in mare, ma nessuna richiesta è giunta invece dalle due navi affondate. Eppure anche nella zona, hanno sottolineato, ci sono schieramenti navali per prestare soccorso ai migranti diretti dalla Libia in Europa.

Ci sarebbero un centinaio di migranti salvati dalle acque e ricoverati nell'ospedale cittadino. I migranti sarebbero originari della Siria, Bangladesh e altri paesi dell'Africa sub-sahariana. Sicuramente la situazione politica interna alla Libia, con la lotta e l'avanzamento dell'Isis, contribuiscono alla tratta degli esseri umani, facendo della Libia uno dei posti da cui partono numerosissimi barconi. La città di Zuwara è notoriamente conosciuta proprio per questo.