Berlusconi nuova condanna: 3 anni per corruzione
Nuovo guaio giudiziario per Silvio Berlusconi. Il Tribunale di Napoli ha emesso questa sera la sentenza che lo condanna a tre anni di reclusione e cinque anni di interdizione dai pubblici uffici per corruzione. Il processo che lo vede protagonista è quello relativo alla compravendita dei senatori durante il governo Prodi del 2006. Tale compravendita permise alla destra, guidata proprio da Berlusconi, di far cadere il governo di Romano Prodi dopo le elezioni del 2006. Un governo che all'epoca si reggeva su pochissimi voti e che poi decadde proprio per il passaggio di alcuni componenti dalla sinistra alla destra capitanata da Berlusconi.
Nello stesso processo è stato condannato anche Valter Lavitola, ex direttore dell'Avanti. Anche per lui luna condanna a tre anni di reclusione, come intermediario della compravendita. Lavitola, all'interno della vicenda, compare, ad un tratto anche come ricattatore nei confronti di Silvio Berlusconi, tramite una lettera minatoria che fece recapitare all'allora premier mentre era in America latina, per sfuggire all'arresto.
All'ex senatore dell'Italia dei Valori Sergio de Gregorio, già condannato a un anno e otto mesi dopo aver patteggiato, furono pagati tra il 2006 e il 2008, tre milioni di euro. Fu proprio il senatore de Gregorio che fece partire l'inchiesta contro Berlusconi e Lavitola.
"Prendo atto di un'assurda sentenza politica" è stato il commento di Berlusconi alla lettura della sentenza che lo vede condannato a tre anni di reclusione. Anche l'avvocato Niccolò Ghedini, rispondendo alle domande dopo la lettura della sentenza ha sottolineato che "E' una sentenza che riteniamo clamorosamente ingiusta e ingiustificata".
Anche l'ex presidente del Consiglio Romano Prodi è intervenuto all'ANSA commentando "C'erano delle voci, ma, come dissi al giudice, non ne sapevo nulla, se lo avessi saputo sarei ancora presidente del Consiglio".
Intanto il reato sta per cadere in prescrizione.
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