Sicilia: distacco dei servizi informatici istituzionali a causa di un debito di 88min di euro
E' arrabbiatissimo - a ragione - Antonio Ingroia, amministratore di Sicilia e-Servizi che ha praticamente staccato la spina ai servizi informatici che eroga nella regione Siciliana: "E' gravissimo, inaccettabile e inaudito quello che ha fatto l'ex socio privato di Sicilia e-Servizi, non si può staccare la spina a servizi informatici importantissimi che mettono a rischio anche la salute delle persone. Mi rivolgerò oggi stesso al Prefetto affinché intervenga per porre fine a questa vergogna e ripristinare il servizio al più presto".
In tilt sono andati CUP, il centro unico di prenotazioni sanitarie, ma anche l'anagrafe, e - proprio nel giorno dei ballottaggi in ben tredici comuni - il servizio elettorale.
A quanto pare, a monte del black out c'è un contenzioso di Sicilia e-servizi e alcuni ex soci, che sostengono di vantare un credito di 88 milioni di euro nei confronti della Regione Siciliana.
Ingroia prosegue: "L'ex socio dopo avere minacciato di farlo, ha messo in atto la minaccia, che se non fosse stato pagato il presunto credito che vanta nei confronti della Regione siciliana avrebbe staccato la connessione con il centro dati della Valle d'Aosta, dove si trova tuttora. Hanno dato un ultimatum che scadeva alla mezzanotte. Volevano che venisse stipulato un contratto per il riconoscimento del lavoro che hanno prestato in questi ultimi mesi, dopo essere usciti dalla società. Non si è raggiunto un accordo e loro hanno staccato la connessione. Noi eravamo attrezzati con una soluzione d'emergenza dove abbiamo potuto mettere una pezza, l'abbiamo messa ma su alcune cose è impossibile".
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