Merano: incidente in montagna, muore giovane alpina
Era in montagna per un addestramento ed è morta precipitando per una cinquantina di metri. È quello che è accaduto al caporal maggiore Alessia Chiaro, giovane ventiseienne, volontaria alpina. Mercoledì mattina era insieme ai suoi commilitoni del reggimento "Julia" per un normale addestramento, quando, la giovane si è spostata per far passare una comitiva di turisti che procedeva in direzione opposta alla loro. Il sentiero di montagna sul quale si stavano spostando è molto stretto e quindi la giovane ha dato spazio alla comitiva. Mentre questi passavano, improvvisamente il caporal maggiore è precipitata giù per la scarpata di quello che viene identificato come il sentiero 18 che collega Piffing con Malga Monte Ivigna, sopra Scena nel Meranese. L'incidente è avvenuto intorno alle 10.30 del mattino. La giovane soccorsa immediatamente, è stata trasportata in ospedale in gravissime condizioni dall'elisoccorso del 118 altoatesino, ma è morta all'ospedale di Bolzano poco dopo l'arrivo.
Le cause dell'incidente non sono ancora chiare. Forse la giovane ha perso l'equilibrio a causa del pesante zaino che aveva in spalla, oppure la causa potrebbe essere della roccia ancora umida e quindi scivolosa. La caduta è stata bruttissima e i suoi commilitoni, che l'hanno immediatamente soccorsa, si sono resi conto subito delle gravità della situazione e hanno chiamato immediatamente il 118. Ma, nonostante la celerità della chiamata, il trasporto e l'arrivo in ospedale, la giovane non è morta alle 12.30.
Alessia Chiaro era originaria della provincia di Rieti e si era arruolata nel corpo degli alpini nel 2010. Dal 2012 prestava servizio come radiofonista conduttore a Merano. Con il suo gruppo stava partecipando a un normale addestramento in montagna in zona Falzeben in Alto Adige.
Immediato è giunto anche il cordoglio da parte del capo di Stato maggiore della Difesa, Claudio Graziano che ha espresso ai familiari e al capo di Stato maggiore dell'Esercito "profondo cordoglio e sentimenti di affettuosa vicinanza a nome delle Forze armate e suo personale". Un messaggio simile è stato espresso anche dal generale Danilo Errico, capo di Stato maggiore dell'Esercito.
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