Rovigo: ragazzo disabile 'disturba' la funzione religiosa. Cacciato fuori dal vescovo
Il vescovo di Rovigo - Mons. Lucio Soravito de Franceschi - ha preteso che un ragazzo di 25 anni di Pontecchio, Massimiliano, venisse accompagnato fuori dala chiesa. Il motivo? Massimo è un disabile grave e il Vescovo ha ritenuto che il giovane stesse disturbando la funzione religiosa. Funzione che, fra l'altro, era dedicata alla cerimonia solenne dei cresimandi fra cui c'era anche il fratello di Massimiliano.
Il Vescovo si è sentito "disturbato" perché quando ha preso la parola il ragazzo - appena visti i suoi amici - ha cominciato a battere le mani e a fare dei piccoli urli. Stizzito, il Vescovo si ferma e gelido dice "Posso continuare"?
Massimiliano però, non smette di manifestare a modo suo la sua gioia. A questo punto, il papà di Massimo decide di spingere la sedia a rotelle sui cui il ragazzo è costretto a sedere, fuori dalla Chiesa e il commento del Vescovo è stato: "Sì ecco forse è meglio se lo portate fuori. Qui lui non sta bene"
La grave disabilità di cui Massimiliano è affetto, gli permette comunque di relazionarsi col mondo esterno e questo sopratutto grazie al supporto e all'affetto della famiglia e degli amici.
Da biasimare, e non poco, il comportamento davvero anomalo del vescovo. Da una persona che indossa l'abito talare ci si aspetta un comportamento più aderente ai principi di sostegno dei deboli e di carità cristiana. Notizie così, fa male persino scriverle...
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