Sciopero della Scuola contro la nuova riforma - #nellenostremani
Il corteo organizzato dai sindacati per protestare contro la riforma della scuola proposta dal Governo Renzi è partito stamane a Roma da Piazza della Repubblica. In testa al corteo uno striscione: "'Sciopero generale l'unione fa la scuola 5 maggio 2015 riformiamola insieme" Migliaia i partecipanti ma ne arrivano altri nel corso delle ore.
I manifestanti si battono contro il ddl "La buona scuola"
In una nota della Rete degli Studenti Medi del Lazio si legge: "Siamo in piazza a Roma in difesa dell’istruzione pubblica: scuola e università non sono in vendita e se il Governo pensa veramente di continuare su questa via ponendo in essere un tentativo di Riforma dell’Università, così come ha fatto per la Buona Scuola, esclusivo e non inclusivo il 5 maggio sarà solo la prima di tante date di mobilitazione per dire che non possiamo permetterci riforme del comparto istruzione che trasformano le nostre scuole in aziende, che mettono ulteriormente in dubbio, come fece a suo tempo la Gelmini, il carattere pubblico dell’istruzione".
Giuseppe Cirelli, segretario generale della Rete degli Studenti Medi del Lazio spiega: «Siamo in piazza accanto alle lavoratrici e ai lavoratori in questo sciopero generale perché tutto il mondo della scuola si deve unire contro le politiche di un Governo che, con il Ddl Buona Scuola, trasformerà la scuola italiana in un luogo autoritario e aumenterà le diseguaglianze. Dobbiamo combattere quest’idea di scuola-azienda tutta volta alla competizione e alla selezione, finanziata dai privati e comandata da un preside-manager, perché limita la libertà di docenti, personale, studenti e famiglie e ferisce mortalmente l’idea di una scuola inclusiva e capace di essere il motore dello sviluppo del Paese inteso come uguaglianza possibilità di realizzazione dei cittadini»
Danilo Lampis, coordinatore nazionale Unione degli studenti: "Il Governo rifiuta l’ascolto e propone una scuola totalmente contraria alle proposte dell’AltraScuola, scritte dagli studenti negli ultimi mesi. Noi chiediamo il ritiro del ddl e proponiamo altre priorità: un nuovo diritto allo studio col fine di raggiungere la piena gratuità dell’istruzione; un’alternanza scuola-lavoro finanziata e qualificata; finanziamenti per il rilancio della scuola pubblica; una riforma della valutazione in chiave democratica; investimenti sostanziosi sull’edilizia scolastica; un ripensamento radicale dell’autonomia scolastica; una riforma dei cicli scolastici, dei programmi e della didattica. Se il Governo non ci ascolterà continueremo a mobilitarci: boicotteremo i test Invalsi il 12 maggio e lotteremo congiuntamente agli insegnanti per bloccare gli scrutini»
#nellenostremani è l'ashtag lanciato per questa giornata di protesta
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