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Caso Maro': La Torre e Girone presentano un'istanza alla Suprema Corte indiana
Massimiliano La Torre e Salvatore Girone, i due marò coinvolti nella morte di due pescatori indiani durante un'operazione internazionale al largo delle coste del Kerala, hanno presentato una nuova richiesta alla Corte Suprema indiana.
Hanno chiesto entrambi di poter alleggerire il provvedimento cautelare emesso nei loro confronti. Lo scorso 12 Settembre, dopo essere stato colpito da ictus, a Massimiliano La Torre è stato concesso di tornare per un periodo in Italia - fino al 13 Gennaio 2015 - per potergli consentire di essere curato. La Torre chiede ora di poter estendere la sua permanenza in Italia per altri 4 mesi, al fine di potersi sottoporre a un intervento cardiaco che presuppone un post operatorio di riabilitazione.
Salvatore Girone si trova ancora in India, ma ha denunciato ai giudici del posto la sua condizione psicologica pesantemente compromessa a causa della prolungata permanenza in India, lontano dalla famiglia. Per tali ragioni, Girone ha presentato un'istanza per poter tornare in Italia per un priodo.
Girone ha consegnato ai giudici indiani una perizia psicologica in cui si legge che: "periti medici hanno autonomamente e separatamente concluso che i suoi figli soffrono di sindrome da stress post-traumatico e ritengono che potrebbero non riuscire a vedere mai piu' il padre e che questi potrebbe subire la pena di morte come conseguenza del processo" La perizia prosegue: "e' probabile che uno stress prolungato di questo tipo, traumatico per i bambini se non curato, possa avere a lungo termine un effetto devastante sulla loro condizione psicologica. non c'e' nulla per i due bambini che sia come vederlo continuativamente per tre mesi".
Domani la Corte Suprema indiana si riunirà per decidere relativamente le due istanze.
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