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Loris Andrea Stival strangolato e gettato nel canale

Loris Andrea Stival strangolato e gettato nel canale

Autore: Teresa Corrado - Redazione Cronaca
Data: 01/12/2014 17:46:50

I risultati dell'autopsia effettuata sul corpo del piccolo Loris Andrea Stival confermano che la morte del piccolo non è avvenuta, come si era ritenuto in un primo momento, in modo tragico, ma che il bambino è stato ucciso. Loris è stato strangolato e poi gettato nel canale da un'altezza di 3,4 metri. Ucciso nello stesso luogo dove è stato ritrovato il corpo e cioè a Contrada Mulino Vecchio di Santa Croce di Camerina.

Il medico legale Giuseppe Iuvara non ha dubbi, sul corpo del bambino non ci sono tracce di violenza sessuale, ma il bambino sarebbe morto per "asfissia da strangolamento con precipitazione". Il procuratore di Ragusa Carmelo Petralia, conferma che le indagini vanno in tutte le direzioni e che non c'è ancora nessun iscritto nel registro degli indagati, ma che ci sono delle piste privilegiate. "La procura indaga per sequestro di persone e omicidio", ma s'indaga a 360 gradi senza trascurare alcuna pista.

Insieme ai risultati dell'autopsia, si cercano anche elementi negli accertamenti medico legali da parte di un'equipe di esperti che sta sviluppando dati finora acquisiti. Gli investigatori hanno cercato indizi anche durante la seconda notte dopo il ritrovamento del corpo, setacciando il luogo palmo a palmo.

Nella cittadina si fa strada, intanto, la paura di un "orco" presente nella zona e la paura aumenta, mentre i genitori dei bambini sperano che se c'è un colpevole, sia presto catturato dalle forze dell'ordine.

Anche il preside della scuola Falcone - Borsellino, Giovanna Campo, la stessa scuola frequentata dal bambino, ha confermato che le forze dell'ordine gli hanno detto che non ci sono certezze sulla morta del bambino.

Intanto nella scuola ci si prepara a parlare con i bambini, cercando di spiegare cosa è accaduto e come difendersi, mentre in classe ci saranno anche gli psicologi della Sezione minorenni della Polizia. È la stessa preside che non si pronuncia dinanzi all'ipotesi della presenza di un "orco" nella zona, affidandosi alle indagini della polizia e dei carabinieri che stanno facendo un certosino lavoro d'indagine.


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