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'Eternit, ingiustizia e' fatta'

'Eternit, ingiustizia e' fatta'

Autore: Max Murro - Redazione Cronaca
Data: 20/11/2014 11:01:27

Nulla di fatto. La sentenza di condanna emessa nei confronti del miliardario svizzero Stephan Schmidheiny è stata annullata dalla prima sezione penale della Cassazione. Non basta: sono stati annullati anche i risarcimenti alle vittime dell'Eternit. 

Schmidheiny, nei precedenti gradi di giudizio, era stato ritenuto responsabile di disastro ambientale legato alle attività degli stabilimenti Eternit di Casale Monferrato (Alessandria), Bagnoli (Napoli) e Rubiera (Reggio Emilia).

La rabbia dei parenti delle vittime è altissima e se ne può comprendere la ragione. Il Sindaco di Casale Monferrato in provincia di Alessandria, Titti Palazzetti, ha proclamato quindi il lutto cittadino in segno di protesta contro la prescrizione della sentenza di condanna.

E' stato il sostituto procuratore della Cassazione Francesco Iacoviello a chiedere di dichiarare prescritto il maxi-processo Eternit per disastro ambientale per far si che si giungesse all'annullamento della condanna a 18 anni di carcere per l'unico imputato, il magnate svizzero, che  il 3 giugno 2013 era stato condannato dalla corte d'appello di Torino

Con l'annullamento della sentenza, sfuma la possibilità di ottenere i risarcimenti per i familiari delle vittime e per le comunità locali.

Questo processo, è stato il più importante a livello europeo per ciò che riguarda le i danni cagionate a persone che sono state a lungo in contatto con l'amianto. Circa un migliaio le parti lese, malati nella aggior parte dei casi di Mesoltelioma, una forma di cancro strettamente collegata all'amianto.

Oltre ai malati, diversi eredi dei defunti e anche alcuni amministratori degli Enti locali.

Molte le proteste in risposta alla sentenza della Cassazione: dopo la lettura della sentenza nell'aula del tribunale in molti hanno gridato "Vergogna"! ed è stato apposto uno striscione su cui appare la scritta "Eternit, ingiustizia è fatta"

Un portavoce del miliardario svizzero ha così commentato la sentenza attraverso un comunicato: «La decisione della Suprema Corte conferma che il Processo Eternit, nei precedenti gradi di giudizio, si è svolto in violazione dei principi del giusto processo. Schmidheiny si aspetta che ora lo Stato italiano lo protegga da ulteriori processi ingiustificati e che archivi tutti i procedimenti in corso»

Il pm Raffaele Guariniello, che in primo grado e in appello aveva ottenuto la condanna di Schmidheiny ha dichiarato: «Aspetto di leggere la sentenza. Non bisogna demordere. Non è una assoluzione. Il reato c'è. E adesso possiamo aprire il capitolo degli omicidi»

 

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