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Tensione a Torino: mattinata di scontri tra manifestanti e polizia

Tensione a Torino: mattinata di scontri tra manifestanti e polizia

Autore: Valentina Stella - Redazione Cronaca
Data: 17/10/2014 17:22:45

Mattina di tensione al centro di Torino. Gli studenti lavoratori, alla vigilia del vertice europeo lavoro, protestano contro le Forze dell’Ordine lanciando pomodori e petardi.

La polizia risponde con l’uso dei lacrimogeni. Il segretario della Fiom torinese,  Federico Bellono, ha reputato “eccessivo” l’uso dei lacrimogeni da parte delle Forze dell’Ordine, e ha continuato dicendo: “Il numero delle persone coinvolte nei disordini era irrisorio: 50 o 100 al massimo, di fronte a migliaia di lavoratori. Siamo in una fase in cui ci saranno molte iniziative sindacali, è necessario che si gestiscano nel modo migliore possibile”.

Sul bollettino si contano dei feriti a seguito dello scoppio dei petardi, il primo è il questore vicario di Torino, Giuseppe Ferrari, che è stato colpito alla gamba sinistra, riportando una lesione giudicata guaribile in almeno 15 giorni. Cinque manifestanti sono stati fermati mentre sono in corso le identificazioni di altri.

Il corteo, al quale ha partecipato anche Maurizio Landini, è partito da Porta Susa e aveva come destinazione Piazza Castello, sede del vertice che si terrà al Teatro Regio.

Durante il percorso si è aggiunta anche la manifestazione degli studenti lavoratori e degli attivisti dei centri sociali che protestavano contro il vertice europeo.

I manifestanti, con una mossa che ha sorpreso le Forze dell’Ordine, hanno rimosso le transenne poste intorno al Teatro. Da lì sono iniziati gli scontri.

Al momento il numero dei fermi rimane stabile e si contano tre feriti.

Confermato l’incontro di una delegazione della Fiom con il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino e il ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Inoltre il ministro Poletti incontrerà anche una delegazione di lavoratori. Al momento Piazza Castello è sotto il controllo delle Forze dell’Ordine e il furgone dei centri sociali sarebbe stato sequestrato dalla polizia. Prima della chiusura della manifestazione della Fiom e a seguito degli scontri con le Forze dell’Ordine, ha preso la parola Maurizio Landini che ha ribadito che “noi dobbiamo unire e non dividere il Paese".


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