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Il presidente americano Barack Obama torna a parlare di Siria a Kuala Lumpur e soprattutto torna a riaffermare le posizioni che hanno tenuto lontani per mesi Stati Uniti e Russia. Nelle sue parole un significativo messaggio che coinvolge Bashar al Assad il cui allontanamento dal potere siriano non ha deroghe e soprattutto e' "inevitabile" per lo stesso presidente americano. E' lo stesso Obama che poi sottolinea come sia importante mantenere in forza lo stato siriano ed evitare che cadi nel caos come avvenuto in altri stati coinvolti nelle primavere arabe.
“Stiamo curando solo un sintomo, illudendoci di risolvere qui, in Europa, il problema!”
Dopo la chiusura del confine ungherese con la Croazia e la decisione delle autorità slovene di ammettere un massimo di 2.500 persone al giorno – per una media di 5.000 persone in transito ogni giorno – migliaia di rifugiati sono rimasti bloccati in condizioni caotiche al punto di transito di Berkasovo/Bapska.
Quasi un miliardo di bambini, al di sotto dei 18 anni, vivono in paesi segnati da conflitti; la metà delle popolazioni colpite dalle emergenza sono bambini.
In questo video della Rai, l'economista greco Yanis Varoufakis, analizza il tema dell'emergenza migranti
Era uno dei più potenti boss della tratta di migranti in Libia, la sua sede storica era Zuwara, si chiamava Salah El-Maskhout, ex ufficiale dell'esercito libico nell'era Gheddafi ed è stato ucciso ieri insieme a 8 suoi miliziani a Tripoli.
Il Premier Matteo Renzi, al termine del vertice straordinario UE, ha annunciato stanotte che la UE gestirà, entro Novembre, la partenza degli Hotspot per ciò che riguarda i ricollocamenti e i ritorni dei migranti.
La tragedia è avvenuta ieri sera, quando il ragazzo ha tentato di salire su una navetta ferroviaria atta a trasportare Tir attraverso il tunnel.
Erigere muri per fronteggiare l'emergenza migranti: è la scelta compiuta dalla Croazia, che ha chiuso 7 degli 8 valichi di frontiera con la Serbia e dell'Ungheria, che ha iniziato a erigere una barriera lungo il confine croato.
Dimitris Avramopoulos, commissario Ue per le migrazioni, ha duramente criticato la realizzazione di "muri", seppur simbolici, che a sui parere "dirottano i flussi e accrescono la tensione".