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Alexix Tsipras, premier greco, dovrebbe rassegnare oggi le proprie dimissioni: è quanto è stato riferito dalla tv di Stato greca ErT1.
Nuova tragedia per un migrante. Un marocchino di 27 anni e' morto tentando di entrare in Europa chiuso in una valigia. Una tragedia nella tragedia, se si pensa che ad aiutarlo a chiudersi in quello che sarebbe diventato un contenitore di morte, e' stato il fratello, che ha poi sistemato la valigia nel bagagliaio della sua macchina.
La situazione a Calais si complica. Lottare contro gli immigrati che non si fermano dinanzi a nulla e che cercano di raggiungere l'Inghilterra sembra la lotta di Davide contro Golia. Sono migliaia i profughi che stazionano ormai da settimane a Calais nei pressi dell'Eurotunnel che collega la Francia alla Gran Bretagna, pronti a salire su treni, autocarri, bus, per passare lo stretto. C'e' pure chi prova a farlo utilizzando le proprie gambe. Una vera e propria ricorsa verso la speranza.
Fermare il flusso migratorio si puo'. Basta mettere in campo giuste strategie che aiutino le persone a crescere anche nel proprio paese o che gli garantiscano la democrazia. Una delle nazioni coinvolte in questa trasformazione e' l'Eritrea, uno dei paesi che esporta il maggior numero di immigrati nel Mediterraneo.
L'accordo prevede che si effettui, entro due anni, la redistribuzione tra i Paesi Ue, di 40 mila richiedenti asilo sbarcati sulle coste di Italia e Grecia dal 15 aprile scorso.
Ci sarebbe un morto e un ferito nell'aggressione ad un gommone carico di migranti, da parte di una motovedetta libica. A raccontare come sono andare le cose, il sopravvissuto all'aggressione, ricoverato all'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, dove e' stato ascoltato dal procuratore di Agrigento Renato Di Natale.
"L'Italia sente alto e forte, da sempre, il dovere di solidarietà nei confronti di chi giunge nel nostro Paese, coltivando l'ispirazione e la speranza verso una vita più sicura e un avvenire per sè e per i propri figli".
Hanno chiesto entrambi di poter alleggerire il provvedimento cautelare emesso nei loro confronti. Lo scorso 12 Settembre, dopo essere stato colpito da ictus, a Massimiliano La Torre è stato concesso di tornare per un periodo in Italia - fino al 13 Gennaio 2015 - per potergli consentire di essere curato.
Da settimane ormai i sunniti sono alla conquista dell'Iraq, dopo aver dovuto fare i conti con un governo che non approvano e delle scelte che non li vedono coinvolti attivamente in politica. E' l'Iraq il paese dove si continua a combattere duramente in quella che resta una delle guerre civili piu' sanguinose e violente di questi ultimi anni, vicina, forse, solo alle tragedie del Rwanda.
Le ragazze rapite in Nigeria saranno liberate solo in cambio della liberazione di prigionieri del gruppo di Boko Haram, compagni del gruppo terroristico che le ha rapite circa un mese fa. Un sequestro avvenuto in una scuola della Nigeria, che ha fatto scalpore, visto che le ragazze, moltissime minorenni, sono state prelevate mentre erano a scuola in quasi trecento e portate via per essere violentate, vendute, prostituite.