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Trovato un corpo sulla Concordia, forse e' Russel Rebello

Trovato un corpo sulla Concordia, forse e' Russel Rebello

Autore: Teresa.Corrado
Data: 08/10/2013 22:18:10

Le ricerche intorno alla Costa Concordia, hanno portato alla luce i resti di un corpo che appartiene a uno dei due dispersi. Dovrebbe essere quello di Russel Rebello, il cameriere indiano che lavorava a bordo della nave. Le prime informazioni rilasciate, infatti, parlano di resti umani in avanzato stato di decomposizione, ma il posto in cui sono stati rinvenuti, il ponte 3 e precisamente  incastrati nel reparto dove venivano lavate le stoviglie. Anche i resti dei vestiti sembrano concordare con la divisa indossata dal cameriere.

Rebello era stato visto per l’ultima volta al ponte 4, ma forse, successivamente, è stato sbalzato al ponte 3, dove adesso sono stati ritrovati i suoi resti. Il cadavere, recuperato con cura, sarà trasportato all’ospedale di Grosseto, mentre tracce di DNA saranno consegnate per permettere le analisi e il definitivo riconoscimento della salma. La richiesta, infatti, è stata fatta la giudice Giovanni Puliatti durante il processo in corso per disastro, contro il comandante Schettino.

Resta ancora da trovare l’ultima vittima dispersa, Maria Grazia Trecarichi, che era a bordo della nave per festeggiare il suo compleanno in compagnia della figlia e di un’amica.

I sommozzatori che stanno lavorando alla ricerca degli ultimi corpi non ancora restituiti dal mare, sono del reparto dei Vigili del Fuoco di Milano. A loro è stato chiesto di ritrovare le ultime vittime per poter dar pace anche ai familiari delle vittime. Rebello era padre di un bimbo e ha un fratello che vive a Milano e che per giorni aveva sperato di riportare il fratello a casa dal suo bambino.

Intanto continua a Grosseto il processo che vede imputato il comandante della Costa Concordia, Francesco Schettino, che mentre era a bordo della nave che naufragò il 13 gennaio 2012. Al processo prosegue intanto, la sfilata dei testimoni, tra cui Simone Canessa, il quale ha dichiarato che l’inchino non era consuetudine della flotta Concordia. Quando fu fatto nel 2005, il comandante Mario Palombo, aveva avvisato le autorità di terra e di mare, facendolo in totale sicurezza, cosa che non accadde quella notte.


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