Immigrazione e tratta degli schiavi: l'orrore del mare di morti a Lampedusa...
L’isola di Lampedusa è ormai divenuta una tomba. Di mare misto a sangue. Samgue di donne e bambini e uomini e donne incinte e anziani.
Avevano una colpa costoro? No. Erano "solamente" nati in un posto giusto, perchè nessun luogo è sbagliato senza che la mano dell'uomo lo distrugga e lo oltraggi col suo passaggio
A Lampedusa la conta dei morti non si arresta. E nemmeno quella dei dispersi.
La tragedia più recente è quella che purtroppo dobbiamo raccontare anche oggi e segue a quella di ieri e di ieri l'altro e di troppo tempo ancora: il barcone era partito forse dalle Costre libiche. Da una prima ricostruzione, sarebbe prima naufragato e poi andato in fiamme. La colpa? Il tentativo di segnalare il naufragio dando fuoco sul barcone a una vecchia coperta...
Finora sono stati recuperati 94 cadaveri, compresi quelli di una donna incinta e di quattro bambini.
150 i superstiti tratti in salvo ma la dichiarazione choc di alcuni superstiti fa raggelare il sangue: sul barcone c'erano circa 500 persone di tutte le età e tutte provenienti dai Paesi dell’Africa subsahariana, soprattutto Eritrea e Somalia
Il limpido mare di Lampedusa è un triste contenitore di cadaveri, un torbido esempio di come l'uomo distrugga l'uomo come se niente fosse. Carne da macello, bestiame infame, nient'altro
Se tutto ciò accade solo per i profitti di chi invoia schiavi sul nostro territorio e per i profitti di chi sul nostro territorio questi "schiavi moderni" li sfrutta in maniera aberrante aggiungendo disuamntià alle atrocità che spesso queste persone speravano di lasciasi alle spalle, allora è davvero finito tutto ciò in cui può credere quello sparuto gruppicolo di umanità sparso per il pianeta che crede ancora possibile generare effetti di Bene fra esseri umani ed anche crede, che esistano ancora concetti come l'Onore, la lealtà, la bontà d'animo.
Questa disumana umanità non può andare oltre perchè ha già travalicato ogni disumana assuefazione al male: oltre non c'è più nulla. Un giorno, moriremo tutti. Questa gentaglia che non teme di uccidere intere famiglie, di appropriarsi delle loro esistenze e che ha il pelo sullo stomaco di non piangere mai di fronte alle lacrime dei propri simili, potrà semmai andare ancora un pò oltre nella via dell'abiezione ma anche costoro un giorno si ritroveranno solo con se stessi e non sapranno davvero come e a chi, chiedere perdono...
«È un orrore. Ora basta, cosa dobbiamo ancora aspettare dopo questo?», ripete in lacrime il sindaco di Lampedusa Giusy Nicolini. Un Sindaco che piange: fa bene al cuore. Peccato non servirà a bloccare l'aberrante sistema di tratta degli schiavi di cui l'Italia è complice ormai da oltre vent'anni...
Non servirà a nulla e non salverà nessuno ma noi tutti qui nella Redazione di Gli Scomunicati, sapppiamo ancora piangere...
AGGIORNAMENTO:
altri 40 sono stati individuati dai sub della Guardia costiera all'interno del barcone affondato. Il bilancio potrebbe tuttavia essere destinato ad aumentare L'allarme del naufragio è stato dato dall'equipaggio di due pescherecci della zona.
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