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Lettera al Direttore sui bambini dimenticati in auto: in Germania le scuole controllano...

Lettera al Direttore sui bambini dimenticati in auto: in Germania le scuole controllano...

Autore: La Redazione
Data: 06/06/2013 11:53:25

Gentile Direttore,

sono un cittadino tedesco che vive a Venezia.

Le scrivo dopo aver letto l'ennesimo caso di un bimbo "dimenticato" in auto dal padre.

In Germania – come in ogni paese civile - vale la seguente procedura:

Quando un bimbo non arriva a scuola e la famiglia non ha avvisato, la scuola chiama i genitori e chiede chiarimenti.

I genitori hanno l'obbligo di avvisare "prima" e se il bambino manca per improvvisa malattia chiama  durante un certo orario a scuola per avvertire appunto che il bimbo resterà a casa.

E' una sorta di "patto sociale" che alimenta la sicurezza e la protezione delle famiglie e dei bambini.

E' mai possibile che in Italia ci si rifiuti ancora di adottare questa procedura e di educare genitori e scuola al fine di poter dare maggiore sicurezza ai cittadini?

Troppi sono i bimbi dimenticati in auto o sui pullman: non è accettabile continuare così

Questa è una reale mancanza  delle istituzioni ma anche di tutti i cittadini italiani.

Un cordiale saluto, Axel kohl

Risposta del nostro Direttore Emilia Urso Anfuso

Gentile Sig. Khol,

concordo pienamente con quanto da Lei scritto in chiusura della Sua lettera.

E concordo col fatto che basterebbe davvero poco, da parte di istituzioni e cittadini, per dare una maggiore sicurezza ai bambini visti i diversi casi di cronaca che riportano notizie davvero tragiche in tal senso.

Credo che l'Italia debba assolutamente ritrovare un senso, un senso a tutto. E che gli italiani non si perdano nella perdizione di una società ormai impazzita che non si accorge a volte, come possa esser semplice mettere in atto – tutti insieme – quelle pratiche di uso quotidiano che peraltro, non costano nulla.

Tutto sembra dover avere un prezzo, economicamente parlando. Ma il prezzo di una vita in meno, sembra non interessare nessuno o quasi.

Quando questa nazione comprenderà che il valore della vita di chiunque non è calcolabile in euro, qualcosa cambierà.

Grazie per la Sua testimonianza

Emilia Urso Anfuso

 


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