Sparatoria a Bari. Ucciso figlio ventiduenne del boss Fiore
È guerra fra clan a Bari, dove domenica, nel quartiere San Paolo è stato ucciso in un agguato, il figlio di un boss, Vitantonio Fiore di 22 anni. Insieme a lui sono finiti sotto i colpi dei killer anche due trentenni, Claudio Fanelli e Antonio Romiti che erano in compagnia del giovane.
Tutto si è svolto in piena luce del giorno, durante una domenica calda, che ha portato per le strade molta gente, anche perché in città c'era il Gran premio cittadino dove sfilavano le auto d'epoca che attirano sempre una grande folla e numerosi turisti. La città in festa e la tranquillità di chi vuole passare una domenica sotto il sole.
Incurante della folla e della gente, invece, il killer si è avvicinato al suo obiettivo, ha tirato fuori il suo kalashnikov e ha fatto fuoco in direzione dei tre, senza pensare a chi poteva trovarsi sulla traiettoria dei proiettili. Immediatamente si è scatenato il fuggi fuggi tra la gente che era lì attorno, tutti alla ricerca di un riparo sicuro. Immediatamente è caduto a terra Vitantonio Fiore giovane con precedenti penali, ma soprattutto il figlio del boss Giuseppe, in carcere per scontare una pena di 25 anni. Con lui sono caduti anche i due che stavano con lui e che non sono sfuggiti alla pioggia di proiettili. Fanelli e Romiti non sono morti sul colpo, ma poco dopo in ospedale.
Tutti indossavano giubbotti antiproiettili, che, come si è visto non sono serviti a salvargli la vita. Anche i due trentenni avevano precedenti ed erano conosciuti alle forze dell'ordine.
I pochi testimoni hanno dichiarato di aver visto un uomo vestito di nero che indossava un casco integrale. Poi più nulla, visto che tutti hanno cominciato a scappare per trovare un riparo. C'è anche chi afferma che la zona era piena di bambini che giocavano per la strada.
Il sindaco di Bari Michele Emiliano, ha chiesto l'intervento del Ministro dell'Interno Alfano e anche di convocare un Comitato nazionale per l'ordine e per la sicurezza per discutere sulle mafie. Infatti, come è stato detto da più parti, la crisi sta dando potere ai clan e questi hanno incominciato a lottare per avere più potere, più controllo sul territorio. L'uccisione del figlio del boss Fiore, segue quella del cinque aprile, quando a morire fu un capomafia.
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