Panorami ambigui di ritorno dalle ferie. Ecco cosa ci attende...
Dal palcoscenico (o palco osceno?) dell'edizione di Atreju 2012, una Giorgia Meloni che più romana "Nun se po'" arringa la folla di giovani in attesa di ritorno: il sequel del sequel del sequel. " 'A trejjuuu…Portace 'nantro litro" ti aspetti di sentire da un momento all'altro dalla vorace bocca della Meloni che, accanto ad un Angelino Alfano sempre più attapirato e simile ad un roditore, se la ride – di che ce lo dirà – mentre la Giorgia pidiellina ogni tanto lo chiama in causa all'interno del suo discorso di cui tutti vorremmo trovare un senso logico ed una grammatica comprensibile, senza però riuscirvi.
Qualcuno dica alla Meloni che "Atreju" non è Romolo Treju, "famoso" venditore di porchetta di Ariccia…
Il caimano è tornato. Almeno di nome. Di fatto se ne va girando per le coste del mondo, con la crociera per anziani miliardari organizzata dall'amico Briatore su una nave/Yacht che batte bandiera "Il giornale"
Berlusconi – nonostante la palese ultima ritoccatina alle impietose cadute facciali – appare per come è nella realtà: un anziano puttaniere che gira con tanto di giubbotto anti proiettile sotto la camicia. A meno che in effetti, gli spessori troppo elevati rispetto all'altezza, siano ora frutto della pinguedine che avanza con l'età.
"Mi ricandido, a patto che la Legge elettorale sia giusta"! "Giusta per chi"? c'è da chiedersi. Visto che la versione politica della festa de Noantri – Giorgia Meloni – si sfiata dal solito palco di Atreju per argomentare come sia giusta ed ampiamente condivisibile l'attuale legge elettorale denominata "porcellum" – appunto – che mai essere umano aveva mai pensato di poter avere l'ardire già solamente di inventare per gioco.
Eccoci quindi rientrati dalle ferie alla triste realtà, che nemmeno la peggiore pubblicità della Costa Crociere riuscirebbe a farci pentire davvero d'esser tornati a casa.
Rientriamo e ci troviamo di nuovo nell'incubo peggiore. Monti favoleggia di rimanere in carica per tutti i secoli dei secoli. D'altronde il dubbio che lui e i suoi ministri tutti rientrino nelle bare al tramonto, è passato per la testa di molti…
Bersani, Casini, Di Pietro e Vendola hanno trovato una nuova professione politica: quella dell'alleanzatore. L'alleanzatore è colui che nello stesso giorno, riesce ad allearsi e disallearsi almeno una decina di volte. Con chi? Non è importante. Bisogna produrre, Cribbio! Che c'è la crisi!
Nel frattempo, fra operai che si issano sui silos, minatori che si tagliano le vene in diretta, altri operai che minacciano sommosse, in diretta dal Governo ci giungono parole di serenità: "In effetti, abbiamo contribuito a rafforzare la recessione". Meno male: pensa se li avessimo chiamati a mandarci tutti dritti, dentro una crisi.
Intanto, ci ritroviamo con un paio di navi da guerra statunitensi a poche miglia da casa nostra: tante volte ci venisse voglia di allearci con gli USA così, tanto per far qualcosa di diverso…
Settembre è anche il ritorno alle trasmissioni tv stagionali: avremo un intero inverno per assistere ad intere puntate di Ballarò che non determineranno un solo centimetro di avanzamento nella comprensione delle beghe interne al nostro paese, ci delizieremo le orecchie con i cantanti in erba di Antonella Clerici che sta tentando di entrare nel Guinnes dei primati come la presentatrice più obesa del pianeta, e ci sorbiremo le grandi domande senza mai alcuna risposta del buon Giacobbo, che – attraverso la sua trasmissione "Voyajer" - pone quesiti cui nessuno mai – appunto – ha pensato di doverla dare prima o poi, una risposta.
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