Piovono (finte) Lauree...
La cosa singolare di queste notizie, è che questi finti qualcosa, hanno lavorato solitamente con un livello professionale medio alto. Conseguentemente, spesso ci si è ritrovati a denunciare un professionista per il solo fatto che ha millantato un titolo di studio a fronte però di decenni di professione senza alcuna ombra di cui lagnarsi. Come nel caso appunto, dell'osteopata denunciato per esercizio abusivo della professione ma particolarmente stimato dai suoi pazienti per la capacità professionale ed i risultati ottenuti grazie alle cure cui si erano sottoposti.
L'esercizio abusivo della professione, è un reato. Molte professioni necessitano di laurea ed anche a volte di abilitazione professionale. Se vogliamo stare alle regole, è così. Punto.
Ma cosa accade se una laurea viene conferita senza aver seguito un corso di studi, aver superato un tot numero di esami e poi aver presentato una sudatissima tesi ad una commissione universitaria per ottenere l'ambito titolo, in pratica: pagandola?
Dipende. A quanto pare da alcuni fattori di cui si era poco a conoscenza. E qui entriamo in una logica che è divisa da un filo sottilissimo fra etica, decenza e morale.
In queste ore, abbiamo avuto conferma che, il reiterato ripetente Renzo Bossi – tre esami di media superiore miseramente falliti alle spalle – d'improvviso si scopre essere un genio dello studio. Stupendo tutti – molto – consegue lo stramaledetto diploma ed in meno di un anno…Si laurea. In "gestione aziendale" – qualcuno ci spiegherà un giorno che tipo di gestione. Dove? Ma ovvio: in Albania. A Tirana. Un tiro di schioppo da un'Italia compromessa ormai al punto da non far ridere più nessuno.
Una laurea, molto probabilmente ottenuta non per meriti di studio ma per abbondante foraggiamento di denaro italiano e poco bossiano. Utilizzo la forma dubitativa, per il solo fatto che gli inquirenti stanno ancora indagando sulla veridicità del fatto…
Ed ancora: Belsito. Tesoriere furbacchione della Lega. Millanta un diploma in Ragioneria, dimenticando di controllare bene la data in cui l'Istituto dove spergiura di aver conseguito il titolo, ha chiuso i battenti. Ed imperterrito, prosegue millantando anche una Laurea presa presso un ateneo online con sede a Milano. Il "famoso" John Kennedy. E' bastato pochissimo agli investigatori ed alla sottoscritta, per verificare che in questo caso addirittura l'ateneo non è mai esistito.
Sempre dalla Lega, ci siamo beati dei titoli di studio farlocchi di Rosy Mauro, ma anche di quelli generosamente e facilmente concessi al suo guardaspalle/amante.
E scandagliando ancora fra i nomi noti: qualcuno ricorda la laurea in "Igienista dentale" conseguita da Nicole Minetti? Vorrei far notare che è stata prodotta presso l'Università San Raffaele il cui rettore era Don Verzè, padre spirituale e socio in affari di Berlusconi. Aleggia il dubbio…
Volendo, si potrebbe dubitare anche della recente laurea conseguita da Marina Berlusconi guardacaso presso lo stesso ateneo.
E Sara Tommasi? Dove la mettiamo? Sventola una Laurea in Economia alla Bocconi (…) addirittura con un 110 e lode. Non posso dimostrare nulla, ma anche qui il diavoletto del dubbio si ostina a penetrare i miei pensieri.
Ma passiamo ad un caso "storico": Michel Martone. Colui che ha dato dello sfigato a chi si laurea dopo i 28 anni. Non è passato inosservato il suo curriculum tutto in discesa ed un padre, Antonio Martone, avvocato generale in Cassazione ed ex presidente dell'Associazione Nazionale Magistrati, che "probabilmente" ha reso possibile la scalata al successo così rapida di un figlio così "geniale" nel mettere insieme una serie infinita di incarichi infilati come su un treno in corsa uno dopo l'altro…
Ci sarebbe poi il canale delle troppe Lauree Honoris Causae che troppi atenei distribuiscono allegramente per scopi poco onorevoli: a volte, per l'imagine dell'istituto, altre volte dietro pagamento di mazzettona che consente persino ad un qualsiasi personaggio dello show business, magari pure sgrammaticato ed ignorante, di acquisire una bella Laurea in Scienze della Comunicazione.
Alla luce di tutto quanto appena descritto, io sento di dover dire una cosa: costoro hanno – quasi tutti almeno – ottenuto il desiderato papiro senza mai aver aperto un libro di studio. Esercitano magari altre professioni, per cui in effetti non si può parlare di esercizio abusivo della professione. Ma c'è il millantato titolo, che ancor oggi viene sancito dalla nostra legislatura. Oltretutto, come abbiamo visto, in alcuni casi questi titoli vengono pagati con denaro pubblico. Ebbene: a me non basta che, una volta espletati i controlli di rito, vengano stracciati i titoli farlocchi. A questo punto, io chiedo il diritto, per ogni singolo cittadino italiano, di potersi fregiare Honoris Causae della Laurea che meglio crede. E' un gesto nobile, che restituisce equità in una società impazzita e perversa.
Fregiamoci tutti, laurea o meno, di un bel "Dottoressa" o "Dottor"… Tanto abbiamo capito che non è reato, ed almeno, lo faremo tutti senza aver sperperato il denaro del nostro vicino di casa.
Per concludere: vi regalo il link di un simpatico sito che propone la creazione di un attestato di Laurea – palesemente Farlocco – ove potrete immettere il vostro nome, il titolo la data e poi, stamparlo (in rete se ne trovano diversi) per esibire una presa per il culo a costo zero senza esercitare abusivamente alcuna professione, perché di quella poi di penuria ce n'è abbastanza.
Cari dottori in qualsiasi cosa, un saluto. E la consapevolezza che viviamo in un mondo sempre più virtuale. Dove ormai il reale si è totalmente confuso con le storielle contorte di una generazione di pazzi che si sono convinti di poter fare ed ottenere immediatamente tutto ciò che vogliono.
L'articolo ha ricevuto 25072 visualizzazioni