Indignati: domani a Roma sciopera la Polizia di Stato. "Grazie" ai tagli, niente benzina...
Stiamo arrivando alla frutta. O forse ci siamo già arrivati. Peccato che il pasto piuttosto che lasciarci tutti sazi e soddisfatti, sia in effetti un lungo percorso di "diete" fatto di tagli economici ai più disparati settori della società, civile ed istituzionale.
Il ricordo della manifestazione degli indignati a Roma è ancora fresco. I Tg e le testate nazionali hanno preferito dare ampio spazio a ciò che "tira di più": immagini ed informazioni solamente relative agli scontri violenti. Lasciando così praticamente nel buio quasi totale, quelle migliaia e migliaia di persone giunte da tutte le parti d'Italia che volevano esprimere pacificamente il loro assoluto sdegni e la non accettazione delle condizioni socio economiche in cui tutti stiamo vivendo.
A quanto pare le manifestazioni pacifiche non fanno notizia: meglio dare spazio a truculente scene che nulla avevano a che fare con il fondamento stesso della manifestazione, tenutasi peraltro in contemporanea in ben 900 città in tutto il Mondo.
Qualcuno parla anche di infiltrati, giusto per fare quel gran bordello poi riutilizzabile da una qualche propagande di Stato. Nessuno mai ci dirà cosa sia avvenuto esattamente.
Ma ora, ecco che una nuova manifestazione di indignati, sta per approdare nella Capitale. E questa volta, gli indignati in questione sono le forze di Polizia che si sono appena viste tagliare ulteriori 60milioni di euro. A quanto pare, di taglio in taglio, la Polizia italiana sta restando a terra, in tuti i sensi. Privando peraltro la cittadinanza di quei criteri di sicurezza che ogni buon Stato deve garantire ai propri cittadini.
Invece nulla: i tagli si abbattono senza guardare in faccia nessuno. E senza riflettere su cosa quei tagli possono produrre di altamente negativo persino a chi quei tagli crea e produce.
Andando avanti di questo passo infatti, saranno talmente tanti i cittadini, i lavoratori e di conseguenza i contribuenti italiani stanchi da azioni vessatorie che si stratificano, da far crollare qualsiasi maggioranza, qualsiasi governo in carica.
In una nota, i Sindacati di Polizia comunicano: "Siamo davvero arrivati al game over. Entro poche settimane termineranno gli ultimi buoni benzina necessari per le nostre volanti, dopodichè non potremo più presidiare i quartieri della città. La responsabilità di tutto questo - concludono i sindacati - è del governo che ci costringe a questa clamorosa manifestazione, che potrebbe essere solo la prima di una lunga serie".
Arrivare al punto da non fornire il carburante alla Polizia di Stato, appare davvero come un'arma utilizzata contro tutta la nazione e contro – addirittura – le istituzioni di Sicurezza. Una follia.
Ecco quindi che l'indignazione sale ed unisce i cittadini ed i lavoratori. Perchè siamo tutti Italiani a prescindere da classi sociali, titoli e divise.
Domani, a cominciare dalle 10:00 e fino alle 18:00, poliziotti e Vigili del fuoco manifesteranno davanti alla Camera ed al Senato.
Porteranno con loro fusti di benzina vuoti. Un segno simbolico affinchè tutti i cittadini comprendano come non esista criterio nè raziocinio in un Paese – il nostro – che sembra ormai preda di follia.
Domani peraltro, verrà chiesto ai cittadini di versare un contributo anche minimo affinchè possa essere acquistato il carburante necessario alle volanti e agli automezzi. In realtà, non si raccoglierà denaro ma ad ogni cittadino che voglia partecipare a questa raccolta simbolica, verrà consegnata una sorta di "obbligazione" su cui verranno riportati gli estremi del fondo assistenza del dipartimento di pubblica sicurezza dove versare la somma che si deciderà di dedicare a questa iniziativa.
Lo dico da anni: non potremmo anche noi cittadini, da Nord a Sud, creare un fondo economico autogestito per sostenere famiglie in crisi o mettere in atto progetti utili per i cittadini?
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