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Un rientro pazzesco

Un rientro pazzesco

Autore: Vincenzo Raimondi
Data: 26/08/2010 11:07:08

 

Le ferie sono finite, è il 24 agosto. Si torna a casa. Mi viene in mente la frase di un amico che, dopo aver trascorso una settimana in uno splendido posto, ha detto ai famigli: "Turnamuninni a casa cussì na ripusamu". Per me non è stato così. Mi manca la lettura dei giornali alle otto e mezza, giorno dopo giorno, seduti al bar davanti la farmacia Mitra, le discussioni con gli amici e i passanti di turno che ci chiedono se ci siamo mai mossi da lì dal dì precedente. Non mi manca il mare che, quando è stato calmo e pulito era buono, però, mentre scrivo, qui in continente "du cavidu si squada"; quindi rimpiango molto la gelata doccia di S. Maria. Geniale trovata di quest'anno.
 
Aereoporto di Palermo, raggiungerlo non è quasi mai facile. Attraversare Palermo è un terno al lotto. Arrivati, un solerte vigile alle sette e mezza del mattino pretende che i viaggiatori saltino di corsa dalle auto degli accompagnatori, valige alla mano.
 
Possibile che in tutti questi anni non si sia trovato una persona capace di organizzare i posteggi per le partenze e gli arrivi? Faremo il ponte sullo stretto di Messina ma intanto abbandonare l'aereoporto di Palermo prevede doti da saltatore di ostacoli. Un guard rail all'uscita, magari doppio, non si nega a nessuno.
 
Con il treno poi la musica cambia a seconda che si arrivi o si parta. Si corre il rischio, venendo dal continente, di arrivare puntualissimi. Il problema è ripartire. Nel tragitto inverso da Palermo al nord il treno ha già più di un'ora di ritardo da Palermo a Cefalù. Diventeranno più di quattro alla fine del viaggio.
 
Comunque sono finalmente a casa. Controllo della posta; c'è una lettera protocollata della mia scuola che mi chiede il registro delle presenze di quest'anno presso un Centro di Igiene Mentale dove ho lavorato. E' proprio vero che manicomio è scritto all'esterno; questi alunni, di norma, non escono. Altra lettera: l'Enel Gas mi bonifica € 170 e spiccioli, se li erano trattenuti indebitamente. Ma se se li prendono in automatico dal conto corrente perchè al momento di restituirli sul bonifico c'è scritto: "A disposizione e non in conto?". Annoto che dovrò andare in banca. Vado per controllare il mio conto corrente online e il mio computer mi dice che il certificato di accesso che avrebbe dovuto scadere a settembre è già scaduto. Mi chiedo se esistano calendari differenti? Per me siamo ancora ad agosto.
 
Chiamo il servizio clienti e mi spiegano che hanno anticipato i tempi, poi come scaricare ed installare il nuovo certificato. Faccio tutto ma il dettaglio dei movimenti non è subito disponibile. Riannoto che dovrò andare in banca. A questo punto, sempre al computer, vado per controllare i cedolini degli stipendi, non si sa mai. Il vuoto. Zappiniando su internet scopro che il servizio è cambiato, pare da quattro mesi. Occorre riregistrarsi presso un altro sito. Procedo con la registrazione e... mi chiedono i dati degli ultimi cedolini; proprio quelli che non mi hanno più mandato. Numero verde del ministero. Non pretendo che mi risponda Brunetta o Calderoli ma passo ore ad ascoltare musica al telefono in attesa di poter parlare con qualcuno.
 
C'è pure la possibilità di spedire richiesta di istruzioni via email. Lo faccio. Prima email di risposta, il giorno dopo, dice che la pratica è avviata. La seconda dice che... bisogna rivolgersi al numero verde. Oggi l'ho spuntata e sono pronto per andare a cantare a S. Remo; la musica la conosco a memoria. Nel frattempo il cancello elettrico ha smesso di funzionare e la lavastoviglie pure. Come stavo bene a Castelbuono senza password!

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