sConsiderate (sComunicate) Considerazioni: COVID? No, prego
Pensavo di farla finita. Oddio, no: non così; non come si potesse pensare da una frase di tale effetto o pathos, se vogliamo definire così la licenza poetica in via di personale definizione che Vi rilancio qui: "La remissione della ragione". (Cliccare sopra il titolo)
Ciò che invero avevo pensato per queste pagine e diversamente da quanto annunciai in articoletti più concreti e che rielenco a fine pagina, è una scrittura più leggera, semiseria no ma... meno completa di dati sì.
Da questo preambolo, insomma, ho tutta l'intenzione di proporre uno sguardo alle generazioni che si preparano a "governare" il Pianeta in tutti i livelli possibili e immaginabili, in naturale sostituzione -piaccia o no- di quelli come me e tanti di Voi lettori, Persone anagraficamente sognanti dei "bei tempi andati", come è giusto che sia.
La gioventù è -deve essere- possente
La gioventù è l'ardire e la forza vitale e imprudente che determina la vita stessa; essi sono l'immune vitalità incredibilmente vigorosa grazie al sangue che scorre fluido e maschio fintanto da inondare i periferici organi sessuali prontissimi a procreare.
La vita è giovane e come tale bisogna assecondarla, specie nella e soprattutto dopo la maturità raggiunta.
Ma perché ricordo questo, perché produco pensieri stabiliti e vicini all'ovvietà incalzando il tema che ci ha preso alla gola e che viene celebrato attraverso Organismi gerontocratici e spesso fuori controllo?
E perché vorrei insistere e mal celare un profondo connubio tra la crisi sociale derivata dal disastro finanziario in arrivo e il problema sanitario che di pandemico ha solo una narrazione mediatica?
Ci sono varie ragioni e, la prima è certamente per ribadire dell'uso dei dati non falsato ma ammaestrato con dovizia da burocrati e poco esperti politicanti con l'ausilio di quei ormai famosi virologi, epidemiologi e immunologi, i quali spesso hanno visto troppi pazienti e colleghi morire a causa di scarse e maldestre (talvolta criminali) manovre; la seconda ragione è la diretta conseguenza della prima, l'indecisa e a tratti assente materia politica e soprattutto del settore sanitario (delle italiche questioni di criminalità in atto e per tutte, preferisco ora stendere un velo pietoso) che per definizione governa e deve governare ogni situazione, come quella drammatica -per usare un eufemismo considerato l'avvenimento in esempio- che si dovette concepire a Nagasaki e Hiroshima per dirne una e non a caso.
Ma torniamo ai giovani:
proprio in queste ore, nelle grandi Capitali, si stanno vedendo primissimi assembramenti, raduni giovanili di carattere contestatorio confusi quanto basta e poco organizzati. Attenzione, non dovremmo necessariamente scorgerne la portata per qualche fine: essi, bimbi compresi nei parchi giuoco transennati, vogliono solo provare a vivere.
Non accetteranno come non accettano di perdere gli anni migliori in uno Stato di Polizia governato almeno in Italia da Decreti e, lo faranno a costo di morire romanticamente come sanno fare e lo sapemmo noi, anche a costo di unirsi -disordinatamente- alle folle di lavoratori fisicamente dotati più di loro e che sempre in Italia stanno per finire sul lastrico.
(Negazionismo? No: pensaci bene e rileggi; contesta me, semmai.)
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Lucaa del Negro, Autore senza lavoro (eh beh, vorrei vedere :O) ai tempi di COVID-19
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