UGO: un assistente personale per le rispondere alle esigenze degli over 65
La popolazione invecchia, la cronicità impenna, i giovani lavorano più a lungo e all’estero: il tessuto familiare non può più sostenere il carico assistenziale di chi è fragile per età o malattia. Il bisogno di nuovi servizi a sostegno dell’autonomia è un’urgenza che chiama la Silver Economy a misurarsi con la grande sfida di oggi.
UGO risponde al bisogno di sostegno degli over65 e dei loro familiari con un servizio on-demand che li aiuta a gestire le attività quotidiane e legate alla salute. La piattaforma invia a casa dell’utente un operatore selezionato e formato per aiutarlo a uscire, gestire gli spostamenti (in auto, a piedi o coi mezzi pubblici) e restare a disposizione le ore necessarie.
UGO viene richiesto per affiancare durante visite di controllo, cicli di terapia, riabilitazioni, commissioni, disbrigo di pratiche burocratiche, ma anche semplicemente per fare la spesa o concedersi momenti di svago, in compagnia e sicurezza anche quando figli e nipoti sono in ufficio.
“Abbiamo osservato la nostra città - racconta Francesca Vidali, CEO e co-fondatrice di UGO - e resi conto che in ogni famiglia presto o tardi arriva un momento in cui è necessario dedicare attenzione e tempo ai propri genitori anziani, spesso malati. Coniugi e figli diventano così caregiver. Un "lavoro" a tutti gli effetti, faticoso e logorante, che si svolge ogni giorno per molte ore (in media 40 ore a settimana*) nel silenzio delle mura domestiche.
I familiari diventano autisti, infermieri, danno supporto morale e psicologico, si occupano delle commissioni e della comunicazione coi medici. Sono veri e propri ‘tuttofare’ pur avendo nel 60% dei casi un proprio impiego*. In risposta a questa situazione insostenibile in un anno e mezzo UGO è entrato nella vita di oltre 3.000 famiglie erogando 8.000 servizi di accompagnamento fra Milano, Torino e Genova, per un totale di oltre 32.000 ore di affiancamento. Conta oggi su 300 operatori selezionati e formati. Numeri ancora piccoli certo, ma destinati ad aumentare esponenzialmente. Abbiamo imparato a conoscere il nostro utente, i suoi bisogni e a comunicare con lui: ora siamo chiamati a ottimizzare i nostri processi per crescere davvero.”
L’aumento di capitale da mezzo milione di euro sosterrà lo sviluppo innovativo e la forte spinta imprenditoriale del gruppo. “Abbiamo lanciato il servizio su Roma - continua Michela Conti, CMO e co-fondatrice di UGO - e chiuso accordi di collaborazione business to business nei settori farmaceutico, assicurativo e welfare che contribuiranno a una migliore messa a fuoco di esigenze e processi. Da gennaio UGO oltre a essere richiedibile dall’utente privato, sarà nelle farmacie lombarde, nelle strutture sanitarie, in pacchetti assicurativi a tutela dell’intero nucleo familiare. Nell’arco del 2020 grazie a un Team più strutturato, apriremo 10 nuove città con una gestione automatizzata delle richieste e una sofisticata personalizzazione della customer experience. La tecnologia ci abilita a gestire centinaia di richieste in tempo reale e tracciare svolgimento, pagamento e feedback. Ma non dimentichiamo che la persona è al centro e la nostra proposta personalizzata manterrà parametri flessibili per adattarsi alle necessità di ognuno.”
In un mercato in cui l’attenzione è posta su servizi di qualità, UGO vuole diventare leader nel campo della fragilità creando con i Partner una filiera di eccellenze. Entra a far parte della società un mentor fra le figure più attente e appassionate del settore: “Soltanto in Lombardia si contano 2,2 milioni di anziani e mezzo milione di caregiver*; in tutta Italia gli over65 sono 13,5 milioni di cui 9,5 affetti da almeno una patologia cronica**; risulta necessaria una spinta agile e innovativa per soddisfare le esigenze quotidiane della persona fragile. - osserva Mariuccia Rossini, da anni presente nel settore della Silver Age e neo socia UGO - Sin dall’inizio ho capito che UGO ha gettato le fondamenta di un’innovazione concreta e replicabile su scala nazionale, con un servizio che entra in punta di piedi nella vita delle famiglie e le supporta nelle prime necessità, quando si ha meno consapevolezza del percorso da fare e delle soluzioni disponibili. È importante comprendere che l’aumento della longevità non significa invecchiamento passivo o chiudere gli anziani per più tempo nelle case di riposo. Significa metterli in condizione di invecchiare in modo vitale, indipendente, felice. UGO entra in un progetto ambizioso e articolato rivolto agli Over”.
La società fondata nel 2015 da Francesca Vidali (CEO), Michela Conti (CMO), Alessandro Zaccaria (Consulente strategico e membro del CDA) e Matteo Ganassali (Imprenditore e membro del CDA) ha chiuso un primo investimento pre-seed nel 2016. Il successo ottenuto nell’ultimo anno ha permesso ai 4 giovani imprenditori di guadagnarsi la fiducia di Business Angels e rappresentati del settore Innovazione e Silver Economy, con una spiccata sensibilità per l’impatto sociale. Entrano nell’azionariato anche Pierluigi Morelli, imprenditore e Presidente Teleserenità, Marco Andreolli, calciatore di Serie A ex Inter e Chievo, Fondazione Mariavittoria e Franco Ghilardi storicamente impegnata nella tutela degli ‘ultimi’.
“Quello che sorprende - conclude Marco Pontiroli, ‘seed investor’ e Presidente UGO dal 2016 - è che un gruppo di giovanissimi abbia saputo interpretare e dare risposta a 3 esigenze vitali lontane dalla loro esperienza diretta: quella dell’anziano che ha il diritto di preservare l’indipendenza ‘del fare e del vivere’; quella del caregiver che ha la necessità di poter condividere e delegare il carico assistenziale; quella non meno importante dei molti disoccupati e prepensionati che diventando operatori UGO rientrano nel mondo del lavoro e tornano a essere forza produttiva per il Paese. Un circolo virtuoso che con orgoglio in pochi anni abbiamo alimentato con costanza e tenacia. E poiché siamo consapevoli che con l’allungarsi dell’aspettativa di vita è fondamentale sapere invecchiare bene, porteremo UGO a essere abilitatore e garante del diritto alla cura, alla salute, alla dignità”.
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