Il premier spagnolo Pedro Sanchez si è dichiarato favorevole ad offrire il porto di Algesiras, in Andalusia, per far sbarcare i migranti a bordo della nave Open Arms, da 17  giorni al largo di Lampedusa.

Ecco cosa ha scritto su Twitter: "La Spagna agisce sempre nelle emergenze umanitarie. E' necessario stabilire una soluzione europea, ordinata e di supporto, che guidi la sfida migratoria con i valori del progresso e dell'umanesimo dell'Ue"

E attraverso un comunicato diffuso dalla presidenza spagnola ha fatto sapere come ritenga: "L'inconcepibile risposta delle autorità italiane e, in particolare, del suo ministro dell'Interno Matteo Salvini, di chiudere tutti i suoi porti e le difficoltà esposte da altri Paesi del Mediterraneo centrale, hanno portato la Spagna a guidare nuovamente la risposta alla crisi umanitaria".

Dal Ministero degli Esteri spagnolo, si aggiunge un'altra nota: "Il governo spagnolo valuterà la possibilità di agire di fronte all'Unione europea o alle istituzioni che si occupano di diritti umani e diritto marittimo internazionale, contro il comportamento mantenuto dal governo italiano a proposito dello sbarco dei migranti a bordo della Open Arms".

La risposta di Open Arms attraverso le dichiarazioni di un portavoce: "La situazione è di emergenza umanitaria e dopo 17 giorni in mare, non sono in grado di affrontare un viaggio così lungo" e ha aggiunto "Non accettiamo la Spagna. Non possiamo mettere insieme la sicurezza e l'integrità fisica degli immigrati e dell'equipaggio. Dobbiamo sbarcare ora".

La ONG ha poi diffuso su Twitter la seguente nota: "Giorno 17. Miserabile. Miserabile è chi utilizza 107 esseri umani 'senza nome' e dei volontari come ostaggi per fare propaganda xenofoba e razzista. Complici, tutti quelli che lo permettono e si prendono gioco del loro dolore".