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Eutanasia: la lettera di Landini all'Associazione Luca Coscioni
Si è concluso nella tarda serata del 16 luglio il Consiglio Generale di Associazione Luca Coscioni, tenuto nella Sala Santi della sede nazionale della CGIL. A far gli onori di casa il Segretario Generale della Confederazione Maurizio Landini, attraverso una lettera letta dai leader dell’associazione delle libertà civili Filomena Gallo e Marco Cappato nel corso dell’appuntamento. Anche Landini chiede un’immediata legiferazione da parte del Parlamento sul tema dell’eutanasia, come indicato dalla Consulta.
- UN ESTRATTO DEL TESTO
Vi confermiamo il pieno l’impegno della nostra Confederazione a sostegno delle battaglie per la libertà delle persone. Dal principio di laicità - uno dei principi fondamentali che delineano il tratto costitutivo, identitario e militante della nostra Organizzazione - discende il riconoscimento dell’autodeterminazione della persona in tutte le forme e in tutte le fasi della vita. Riteniamo insieme a voi che l’ordinanza 207/18 della Corte Costituzionale costituisca un’occasione fondamentale per far sì che il nostro Parlamento legiferi su una materia tanto importante per la vita delle persone, come già avvenuto nella fase finale della precedente legislatura con la legge sul biotestamento, superando l’impostazione del Codice Rocco condizionata dall’ideologia fascista che lo espresse.
Intanto i vertici di Associazione Luca Coscioni, nel corso dell’appuntamento, hanno proposto al Consiglio generale di rivolgersi ai singoli parlamentari per chiedere la convocazione straordinaria del Parlamento, almeno per creare una occasione di confronto e di dibattito sulle questioni sollevate dalla Consulta.
Filomena Gallo e Marco Cappato, rispettivamente Segretario e Tesoriere dell'Associazione Luca Coscioni: “Di fronte alla paralisi imposta dai vertici di Movimento Cinque Stelle, Partito democratico e Lega chiediamo una convocazione straordinaria del Parlamento. Da questo punto di vista, siamo d'accordo con la Conferenza Episcopale Italiana e con quelle associazioni e Parlamentari che si sono espressi a favore di questa ipotesi. Nel merito, siamo ovviamente contrari alla loro proposta di mera revisione dell'entità delle pene, che avrebbe il solo scopo di proseguire la criminalizzazione dei malati e della loro libertà di scelta.
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